Il 24 febbraio sarà la giornata mondiale dell’architettura dell’informazione e circa 58 città e 24 paesi in tutto il mondo parteciperanno alla terza edizione del
WIAD – World Information Architecture Day, che a Roma si terrà presso il Latte Creative Coworking in via di Monte Testaccio .
L’iniziativa, nata nel 2011 grazie all’ Information Architecture Institute, quest’anno ha come tema IA for Good – Information Architecture for Good.
Ogni giorno siamo circondati da temi complessi di dati ed informazioni, che per essere compresi hanno bisogno di essere strutturati, raggruppati e classificati; l’obiettivo dell’architettura dell’informazione è proprio questo: semplificare la ricerca, la comprensione, la navigazione, la struttura e l’organizzazione delle informazioni partendo dall’analisi delle modalità con cui interagiamo con il contesto che ci circonda, sia fisico che digitale.
La progettazione dell’informazione definisce la nostra relazione quotidiana con il mondo, è ,quindi ,importante trovare linguaggi comuni e strumenti di comunicazione condivisi affiché sia permesso il dialogo con altre culture; la progettazione di ciò deve essere incentrata sulle persone e sui valori di fiducia e coesione.
Queste sono le tematiche che si affronteranno nella giornata mondiale dell’architettura dell’informazione, diventato ormai punto di riferimento e momento di condivisione importante per il design della nostra Capitale.
Il tema scelto “IA for good” non significa solo “per il bene”, ma anche “per sempre”, due accezioni molto vicine, analizzate nella loro complementarietà; dunque temi che riguardano il rapporto tra Architettura dell’Informazione e Design per il bene delle persone, ma anche in relazione alla persistenza.
Ad aprire la mattinata sarà Yvonne Bindi – architetta dell’informazione e autrice di “Language design. Guida all’usabilità delle parole.” che spiegherà quali sono i percorsi ingannevoli mirate ad avvantaggiare le aziende e non a soddisfare bisogni ed esigenze delle persone. A seguire ci sarà Lorenzo Setale – Developer di Siderius.io – con un talk sull’importanza della fiducia nella blockchain, e Laura Camillucci – UX Designer di Latte Creative – che spiegherà come la sfera emozionale e il buon design siano correlati per cambiare il destino di una donazione. Terminerà il dibattito Carlo Frinolli – CEO e Head of Design di nois3 – con un intervento sulla progettazione dell’app Dalili, uno strumento digitale al servizio dei rifugiati siriani, realizzata dal World Food Programme.“
Per maggiori informazioni visitare il sito: https://www.wiadroma.it/
Martina Mastromattei