Nella serata del 16 dicembre si è tenuta, al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano, la premiazione del Premio Ubu. L’evento è stato seguito anche da una diretta di Rai Radio3.
Il Premio Ubu è stato fondato nel 1978 da Franco Quadri e portato avanti da lui fino al 2010. Dal 2011 il premio è stato organizzato dall’Associazione Ubu per Franco Quadri. Definito a più voci “l’Oscar del teatro italiano”, il riconoscimento è rivolto a numerosi ambiti (regia, drammaturgia, recitazione, danza ecc). Esso cerca di individuare il teatro più innovativo, espressione della futura scena italiana. A giudicare, una commissione di oltre sessanta critici e studiosi teatrali italiani.
Quest’anno siamo giunti alla quarantaduesima edizione della manifestazione Ubu e proprio in questa occasione il Teatro di Roma ha trionfato aggiudicandosi ben sette premi per quattro spettacoli!
UN NEMICO DEL POPOLO diretto da Massimo Popolizio
Il dramma in cinque atti (testo di Henrik Ibsen, 1883) racconta il rischio che ogni società democratica corre quando chi la guida è corrotto e la maggioranza soggiace al giogo delle autorità pur di salvaguardare l’interesse personale. Un conflitto politico e morale contrappone nella vicenda due fratelli: il medico che scopre l’inquinamento delle acque termali della sua città, contrapposto al fratello-sindaco, politicamente insabbiatore, che tenta invano di convincerlo che la sua denuncia porrà fine ai sogni collettivi di benessere. Andato in scena al Teatro Argentina dal 20 marzo al 28 aprile 2019, lo spettacolo è stato premiato agli Ubu come Spettacolo dell’anno.
Secondo premio, sempre per Un nemico del popolo, è stato quello a Maria Paiato come Miglior attrice. A colpire è stata la sua interpretazione in abiti maschili del Sindaco Peter Stockmann.
WHEN THE RAIN STOPS FALLING diretto da Lisa Ferlazzo Natoli.
L’opera, su testo del drammaturgo australiano Andrew Bovell, è un progetto di lacasadargilla ( lacasadargilla è un “ensemble” attiva dal 2005 che riunisce intorno a Lisa Ferlazzo Natoli , Alice Palazzi e Maddalena Parise, un gruppo mobile di altri professionisti della scena. I punti cardine sono: un principio musicale, tematico e associativo nella scrittura, che è collettiva e un approccio fondamentalmente spaziale, ritmico, legato al corpo). Lo spettacolo è una saga familiare, un viaggio “genealogico” nella memoria, le eredità e l’abbandono, che ci porta – avanti e indietro nel tempo, dal 1959 fino al 2039 – alle soglie di un incredibile diluvio torrenziale in cui il passato si materializza in forma di valigia e un pesce caduto dal cielo ha il sapore eccentrico e favoloso della pioggia di rane in Magnolia di Anderson. E’ stato presentato sempre al Teatro Argentina dal 26 febbraio al 3 marzo 2019. Agli Ubu conquista un tris di riconoscimenti: Miglior regia, Migliore nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica e Costumi (a Gianluca Falaschi).
L’ABISSO di Davide Enia
Davide Enia, dopo anni trascorsi a Lampedusa a recuperare testimonianze dirette, ha scritto il romanzo: Appunti per un naufragio. Dal 9 al 28 ottobre 2019 debutta al Teatro India: L’abisso che riprende i temi del libro di Enia. Lo spettacolo racconta con potenza, poesia e umanità l’odissea degli sbarchi nel Mediterraneo. L’ abisso è quello del Mediterraneo che ingoia i migranti e quello interiore di un uomo di mare. La messa in scena fonde diversi registri e linguaggi teatrali: gli antichi canti dei pescatori, intonati lungo le rotte tra Sicilia e Africa, e il cunto palermitano. Agli Ubu l’opera si è aggiudicata il premio di Migliore nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica, a ribadire l’interesse degli Ubu per la drammaturgia e l’apprezzamento per il lavoro di commistione creato da Enia.
QUASI NIENTE un progetto di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini
Liberamente ispirata al film Il deserto rosso di Michelangelo Antonioni, la pièce porta in scena
le nevrosi di tre generazioni attraverso il loro deserto esistenziale, l’alienazione contemporanea, le proprie
fragilità. Quasi niente ha debuttato dal 9 al 14 ottobre 2018 al Teatro Argentina di Roma e sarà riproposto a marzo 2020 al Teatro India. Gianni Staropoli che firma luce e spazio dello spettacolo, ricreando un ambiente evocativo e un’architettura spaziale suggestiva, ha ricevuto il riconoscimento di Miglior disegno luci.
Tra attività di produzione e di programmazione premiate, orgoglio del Teatro di Roma sono stati: Fanny & Alexander e Andrea Argentieri, Antonio Latella, Milo Rau e Michele Di Stefano.
Per più informazioni sul Premio Ubu: http://www.ubuperfq.it/fq/index.php/it/premi-ubu