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Inaugurazione dell’anno accademico 2019-2020

Martedì 18 febbraio l’Università La Sapienza ha celebrato il 717° anniversario dalla sua fondazione. Ad accogliere l’evento la splendida cornice dell’Aula magna e allietare i presenti l’orchestra musicale che ha aperto la celebrazione suonando l’inno d’Italia e l’ha chiusa con l’inno europeo. Fra i presenti alcune delle più alte figure istituzionali.

Primo fra tutti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma anche Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato, Lucia Azzolina, Ministro dell’Istruzione, Luciana Lamorgese, Ministro dell’Interno, Fabiana Dadone, Ministro per la Pubblica amministrazione e David Ermini, Vice Presidente del Consiglio superiore della magistratura. Dopo i saluti del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Gaetano Manfredi e della Sindaca Virginia Raggi, è iniziata la cerimonia vera e propria che ha visto susseguirsi al microfono numerose personalità del mondo accademico: Eugenio Gaudio, Magnifico Rettore della Sapienza Università di Roma, Valerio Cerracchio, studente di ingegneria civile, Giulietta Capacchione, Direttrice dell’Area Offerta formativa e diritto allo studio e Eric Berton, Presidente dell’Aix-Marseille Université – CIVIS. Gli ultimi due interventi sono stati quelli di Alessandro Saggioro, Coordinatore del Dottorato di ricerca in Storia dell’Europa, e di Liliana Segre, Senatrice a vita della repubblica italiana. Al termine, alla senatrice è stato conferito il Dottorato di ricerca honoris causa in Storia dell’Europa. 

Il discorso del Rettore Eugenio Gaudio si è focalizzato principalmente sull’impegno che in questi anni la Sapienza sta mantenendo per ottenere una formazione di qualità destinata a tutti, per internazionalizzare le collaborazioni tramite progetti di ricerca e scambi di docenti e ricercatori, oltre alle diverse attività di trasmissione dei saperi per cui la Sapienza dialoga con il territorio. Elogia l’attività dell’Ateneo nella collaborazione scientifica con istituzioni e università di eccellenza e nella stipula di accordi di cooperazione internazionale e nazionale.

Il Rettore ha voluto inoltre trattare l’impegno della Sapienza negli ambiti della legalità, della trasparenza, della semplificazione e sostenibilità. Sono tanti gli obiettivi così come sono tante le criticità che dovranno essere affrontate, come l’aumentare la disponibilità di posti per i giovani studiosi, diminuire l’età media dei ricercatori e docenti, aumentare le retribuzioni dei dottorandi di ricerca e dei ricercatori, migliorare i rapporti fra amministrazione, docenti e studenti. Obiettivi, sogni e speranze che l’Ateneo riuscirà a raggiungere, per garantire a tutti gli studenti di potervi accedere, di poter ottenere una formazione complessiva e un’educazione multidimensionale grazie allo studio e all’acquisizione di competenze solide e specialistiche. Non a caso gli anni dell’Università rappresentano una fase speciale dell’esistenza in cui si va realizzando una piena maturazione culturale ed etica dei giovani.

Il Rettore conclude ringraziando la comunità universitaria, il Presidente della Repubblica e tutti i presenti, dicendo “la cultura e la conoscenza rendono liberi, e se si è liberi, si è forti”. In seguito sono interventi lo studente di Ingegneria civile Valerio Cerracchio, in rappresentanza degli studenti, la direttrice dell’Area Offerta formativa e diritto allo studio Giulietta Capacchione, a nome del personale tecnico-amministrativo, ed il presidente dell’Università di Aix-Marseille Eric Berton che ha portato il suo saluto alla comunità universitaria in rappresentanza dell’alleanza CIVIS.

La parte finale della cerimonia è stata dedicata al conferimento del Dottorato di ricerca honoris causa in Storia dell’Europa a Liliana Segre. L’elogio, a cura del Coordinatore Alessandro Saggioro, ha evidenziato il ruolo cruciale della Senatrice, vivida testimone e protagonista della storia del ‘900, nel raccomandare la conoscenza, lo studio e la comprensione della storia, al fine di evitare la reiterazione degli orrori del passato. Nelle parole del professor Saggioro, “Liliana Segre oggi indica la strada da percorrere per una società multiculturale che impone il rispetto di ogni identità affinché non debbano ripetersi nuove forme di odio”.

La Senatrice, che ha dedicato il riconoscimento al padre, “l’uomo più importante della mia via ucciso per la colpa di essere nato”, ha quindi tenuto la lectio magistralis “la Storia sulla pelle”. A sorpresa, non ha seguito il testo riportato sul fascisolo distribuito ai presenti, bensì ha reso partecipe l’aula magna di due ricordi personali risalenti al periodo ad Auschwitz, in cui è emersa in tutta la sua forza la conoscenza come ancora di umanità e slancio di libertà. Tema cardine dell’intervento, perciò, sono stati l’essenzialità e la centralità del diritto allo studio. Come ha affermato, “capire è impossibile, ma conoscere è necessario”.

Nicole Nigro, Gabriele Nunziati e Cheng Hao Xu