Lunedì 14 febbraio 2022 alle ore 16.45, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dell’Aula La Ginestra. Presso il primo piano dell’Edificio di Chimica Stanislao Cannizzaro.
All’evento erano la rettrice Antonella Polimeni, la direttrice generale Simonetta Ranalli, il preside della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali Riccardo Faccini e il direttore del Dipartimento di Chimica Luciano Galantini. Quest’ultimo presiede e modera l’incontro.
Per Antonella Polimeni, l’aula La Ginestra dà del dinamismo all’edificio. Perché crea un ambiente più confortevole con tecnologie. I lavori di ristrutturazione hanno previsto la riqualificazione totale dell’aula, attraverso l’utilizzo di tecnologie e materiali all’avanguardia. Nel pieno rispetto della storica funzione di una delle sale più rappresentative del Dipartimento di Chimica. Infatti, la rettrice ha sottolineato la storia di quest’aula, da sempre luogo familiale della comunità dei chimici. Attraverso cui sono passati grandi maestri e docenti.
Simonetta Ranalli ha ringraziato gli ingegneri e gli architetti, presenti alla ceremonia, che hanno lavorato alla ristrutturazione. L’aula La Ginestra, per la direttrice generale è un legame tra passato e futuro, ma anche sinonimo di innovazione e modernità. Ospiterà anche dei congressi, delle conferenze, delle proiezioni di film.
Riccardo Faccini ha sottolineato la memoria del suo collega Ginestra. E anche il fatto che quando un universitario entra nella Ginestra, entra nella comunità dei chimici.
Luciano Galantini ha spiegato il simbolo della frase « Tristo lo discepolo che non avanza lo suo maestro » di Leonardo da Vinci. Questa frase, a caratteri cubitali, campeggia dietro la cattedra dell’aula grande di Chimica dell’Università la Sapienza di Roma. Un monito per tutti, uno stimolo a far sempre meglio di chi ti ha insegnato perché questo è, in sintesi, il segreto dello sviluppo e del progresso.
Se non avanzi, facendo crescere bene quanto è stato seminato dentro di te, ma ristagni o, peggio ancora, retrocedi, sei un cattivo discepolo, uno che non ha voglia di fare oppure, semplicemente, non ne è capace. E pertanto, secondo l’etica leonardesca, condannato all’infelicità (tristo è sinonimo di meschino, scadente, sventurato, infelice). Chi subentra in un ruolo, cioè, non può essere peggio di chi c’era prima, ma deve essere meglio.
Infine, alla fine della ceremonia di inaugurazione, è stato mostrato una video della ristrutturazione dell’aula.