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“Harlem, il film più censurato di sempre” di Martera alla Casa del Cinema

Giovedì 24 febbraio alle ore 18 presso la Casa del Cinema avrà luogo, con la presenza dell’autore Luca Martera, la presentazione del libro “Harlem, il film più censurato di sempre”

Con i suoi trentuno minuti di tagli il Harlem di Carmine Gallone, é il film italiano più censurato di sempre. Attraverso l’aiuto di documenti inediti custoditi in vari archivi avrà luogo un confronto tra la versione integrale, che verrà proiettata al termine della presentazione per gentile concessione della Cineteca Nazionale, e la versione censurata.

Nella sua versione originale sono comprese delle battute antiamericane pronunciate nel film dalla star Amedeo Nazzari e oltre 20 minuti di riferimenti alla guerra tra Italia ed Etiopia del 1935-1936.

Il film, di fatto, è una celebrazione della vittoria fascista sugli abissini riassunta simbolicamente dall’incontro di boxe in cui il pugile italiano di Brooklyn Tom Rossi (Massimo Girotti) – personaggio ispirato a Primo Carnera – si afferma sull’orgoglio di Harlem, il nero Charlie Lamb (il meticcio Lodovico Longo). Il tutto in un Madison Square Garden ricostruito a Cinecittà dove si parla un italiano letterario e non inglese.

Harlem fu forse la più plateale opera di mistificazione del regime fascista, visto che nella realtà Primo Carnera (che interpreta anche un cameo nel film nei panni di sé stesso) fu sconfitto in due memorabili incontri di boxe sia dall’ebreo Max Baer che dal nero Joe Louis. Ma i motivi di interesse storico non finiscono qui.

Nel film furono usate circa un migliaio di comparse di colore, alcuni veri prigionieri di guerra sudafricani aggregati alle truppe inglesi catturati a Tobruch, in Libia, altri invece sudditi dell’Africa Orientale Italiana prelevati nel “villaggio indigeno” della mostra delle Terre d’Oltremare di Napoli. Alcuni di questi, a film finito, imbracciarono il fucile e affiancarono i partigiani in alcune operazioni nel Lazio, nelle Marche e in Toscana.