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La comunicazione politica sui social raccontata con i dati

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Venerdì 4 novembre si è svolto, presso il Dipartimento CoRiS della Sapienza, il seminario “Che genere di campagna elettorale? I candidati, la comunicazione, i dati delle elezioni 2022”, promosso dalle cattedre di Culture politiche e gender empowerment della prof.ssa Flaminia Saccà e Innovazione e analisi dei modelli di giornalismo del prof. Christian Ruggiero.

Dopo i saluti istituzionali del direttore del Dipartimento CoRiS Alberto Marinelli, l’incontro, moderato da Giordano Giusti, giornalista Mediaset esperto di comunicazione e politica, è stato introdotto dal prof. Ruggiero docente di Giornalismo radiotelevisivo del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, che ha spiegato il focus dell’evento, incentrato sul ruolo complessivo che la comunicazione social e i temi che essa ha veicolato hanno avuto nella campagna elettorale per il voto del 25 settembre 2022.

Ugo Esposito, CEO di Kapusons nonché docente di Comunicazione e marketing digitale presso l’Università di Camerino, ha presentato i dati raccolti nell’ambito del progetto Election Mood da Kapusons (in partnership con gli atenei Sapienza, RomaTre e Unitus) descrittivi delle diverse dimensioni che hanno caratterizzato il dibattito pubblico in campagna elettorale.

Dai dati è emerso come sui social non sia stato rispettato il silenzio elettorale previsto per il giorno precedente alle elezioni e come i partiti continuino a non fare un uso consapevole dei social considerandoli piuttosto come leve da accendere e spegnere solo in campagna elettorale. Dall’analisi è stato infatti dimostrato come le interazioni social si siano drasticamente interrotte a partire dal 26 settembre, giorno subito successivo al voto.

L’incontro ha previsto inoltre la partecipazione di due onorevoli, recentemente eletti in forze politiche differenti, chiamati a esprimersi sugli aspetti più rilevanti della comunicazione elettorale e sulle prospettive future: l’on. Claudio Mancini del Partito Democratico e l’On. Marco Scurria di Fratelli d’Italia.

Mancini ha sottolineato la necessità di una conoscenza approfondita della formula elettorale per poter scegliere al meglio la modalità di comunicazione più efficacie. Ha poi posto l’attenzione su ciò che egli ritiene essere stato l’errore del proprio partito alle ultime elezioni: la mancanza di un accordo di coalizione e la conseguente identificazione di un candidato premier.

L’onorevole Scurria ha invece presentato, quelli che, a suo dire, sono stati i punti di forza nella comunicazione di Fratelli d’Italia, tra cui l’utilizzo di messaggi diretti e l’unione strategica dei comizi in piazza con l’utilizzo dei social. Scurria, inoltre, ha espresso un parere negativo nei confronti dell’eccessiva personalizzazione dei politici di questa epoca storica, spiegando come sia l’esito necessario, da una parte, delle esigenze del web, che chiedono una risposta immediata agli eventi che accadono, e, dall’altra, della struttura dell’attuale sistema elettorale, che vede la figura centrale del leader sostituire quella del partito.

Al seminario hanno inoltre partecipato Melissa Mongiardo, assegnista di ricerca in Sociologia dei processi culturali e comunicativi della Sapienza, e Luca Massidda, docente di Sociologia dei fenomeni politici dell’Università della Tuscia.

Un dibattito dunque capace di evidenziare il contributo della comunicazione social nella costruzione delle identità politiche delle forze in campo, i temi chiave dei singoli partiti e delle coalizioni, la risposta dei media e del pubblico.