La cultura araba è sempre stata nelle fondamenta del nostro paese, molti cibi che noi mangiamo, parole che pronunciamo, numeri che utilizziamo provengono da questo mondo, ma le radici di questa cultura sono insediate nel nostro territorio non solo metaforicamente, ma anche letteralmente. Da moltissimi anni infatti, si narra addirittura dall’epoca dell’impero romano, sul territorio laziale, in particolar modo nel comune di San Cesareo, si erge il Cedro del Libano simbolo di bellezza, benessere e sostenibilità albero meraviglioso, che purtroppo dopo millenni di permanenza sul territorio si trova a rischio estinzione.
In occasione della Giornata degli alberi 2022 per tentare di lanciare un messaggio di sensibilizzazione, nei confronti della popolazione del comune di San Cesareo e non solo è stato ideato un eco-murales, dallo street artist LuogoComune e dal titolo “Litahmi”, un titolo anch’esso fortemente simbolico e carico di responsabilità, che in arabo significa proteggere. Il messaggio di protezione e tutela lanciato dal murales è ovviamente rivolto all’ambiente nella sua totalità, che oggi purtroppo si trova in uno stato di degrado a partire dunque dalla protezione di un singolo albero, si tenta a piccoli passi di proteggere la totalità della flora presente sul nostro pianeta, necessaria per la nostra sopravvivenza.
Protagonista dell’eco-murales realizzato nella Patria italiana del Cedro, San Cesareo battezzata così dagli imperatori romani, quando piantarono il primo cedro qui migliaia di anni fa; è proprio il Cedro del Libano che viene inserito all’interno di una cornice, formata da altri alberi. Ciò che risulta a prima vista come elemento dominante è sicuramente il verde delle foglie, che attraverso la loro apparente tridimensionalità, trasmettono una sensazione di benessere e tranquillità, sensazioni accentuate anche dall’armonia cromatica presente nel murales il quale ospita anche i colori : giallo rosa e blu nelle loro diverse tonalità. La scelta del cedro come protagonista di quest’opera non è stata casuale, infatti, così come ha dichiarato la Consigliera delegata all’Ambiente Annalisa Benincasa, il cedro è il simbolo del comune di San cesareo e punto di partenza per i progetti futuri a contrasto del cambiamento climatico, con quest’opera tutti i cittadini ogni giorno potranno ricordarsi qual è lo scopo per il quale si sta combattendo.
La protezione dell’ambiente permea nell’eco-murales anche attraverso la sua realizzazione, difatti, la vernice utilizzata per Litahmi è vernice Airlite, una pittura che purifica l’aria dai nox gases, monossido e biossido di azoto i prodotti più inquinanti derivanti dal traffico automobilistico, il suo utilizzo sui 200 metri quadrati complessivi del murales permetterà di eliminare 110 kg di Co2, assorbendo per il primo mese 10 kg di anidrite carbonica e portando a zero l’inquinamento di 40 auto a benzina euro 6 ogni giorno, l’azione di questa vernice sostituirà dunque l’azione svolta da ben 8 Cedri.
Questo progetto è stato promosso dal Comune di San Cesareo, finanziato da Regione Lazio nell’ambito del bando “Accordo di Programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nella Regione Lazio. Scheda n.4, Murales Ecologico e Campagna Informativa”, ed è stato curato dalla no profit Yourban2030. In particolar modo quest’ultima organizzazione si occupa da ben 6 anni di piantare alberi metaforicamente, attraverso la realizzazione di opere di street art, che permettono sia di riqualificare lo spazio urbano, ma anche di purificare l’aria attraverso l’utilizzo di eco-pitture, come in questo caso con il murales del Cedro.
Ma l’eco-murales Litahmi non sarà un unicum nel comune, infatti, a partire dal 21 novembre 2022 due murales appariranno sulla scuola e sul campo da calcio, entrambi curati dagli artisti LuogoComune e Rosmunda, protagonisti dei murales il mondo della flora e della fauna e anch’essi così come il murales del cedro avranno come obiettivo la sensibilizzazione nei confronti della minaccia climatica. La realizzazione di queste opere è simbolo dell’impegno del comune laziale nei confronti della protezione dell’ambiente, impegno che dovrebbe essere d’esempio non solo per tutta l’Italia, ma per tutto il mondo, in quanto l’ambiente nella sua complessità è la nostra linfa vitale è abbiamo il dovere di proteggerlo.