Un telefono, un sacco e una bellissima ma inquietante ragazza sedutavi accanto, questa l’immagine centrale del successo horror di Takashi Miike, Audition. Il film del 1999, basato sul romanzo di Ryu Murakami, è pronto a turbare nuovamente gli spettatori con la sua versione restaurata che arriverà come evento speciale, nelle sale italiane, il 23-24-25 gennaio.
Lo “sconvolgente cult movie”, come definito dal The Guardian, è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Ryu Murakami, reso famoso da Coin Locker Babies. Al contempo drammatico, horror e thriller, la sua sceneggiatura è stata curata da Daisuke Tengan, figlio maggiore di Shohei Imamura.
Considerato uno dei migliori film del regista, Audition alla sua prima uscita nel 1999 diventò il fenomeno del festival di Rotterdam che gli permise di acquisire una visibilità internazionale senza precedenti. Non pochi furono le inquietudini al momento della sua visione, alcuni spettatori rimasero in visibile stato di shock di fronte alla proiezione. D’altronde lo stesso regista aveva dichiarato di voler realizzare “un film che gli spettatori si sarebbero pentiti di aver visto”.
Il capolavoro del genio Takashi Miike, formatosi come assistente di Shohei Imamura, non poteva dunque rimanere sconosciuto ai cinefili horror del XXI secolo e così, a più di venti anni dal suo debutto, è stato riadattato da Wanted Cinema, casa di distribuzione dedicata al cinema indipendente di qualità, che ha deciso di riproporlo ai più coraggiosi.
L’eclettico e controverso regista, esordì nel 1991 con il film d’azione Eyecatch Junction, realizzato per il V-Cinema (per il mercato home video). Nonostante gli innumerevoli film, verrà definitivamente conosciuto in tutto il mondo tra il 1999 e il 2000, anni in cui diresse molteplici pellicole – Ley Lines, MPD Psycho, Dead or Alive – tra cui proprio Audition. Negli anni 2010, Miike ha rivisitato il genere del chan-bara per poi realizzare la sua ultima opera L’immortale, del 2017.
Il cineasta giapponese, parlando della sua pellicola, ha dichiarato “Il mio film è pericoloso, ma sempre meno di quanto possa diventarlo un essere umano”. Pericoloso o non, questo gennaio ritornerà nelle sale dove i più impavidi potranno lascarsi terrorizzare.