Il 6 luglio del 1968 usciva nei cinema The Yellow Submarine, il “mitico film dei Beatles”, diretto da George Dunning. Opera emblema dello spirito del sessantotto, con le sue sgargianti immagini psichedelici e coloratissime, esteticamente sospese tra il surrealismo e la pop art. Per celebrare il cinquantennale dalla premiere del film, l’8 luglio 1968 al piccolo Bowater House Cinema di Londra, il film è tornato al cinema in versione restaurata. Cinquantennio caduto in un mese ricco di ricorrenze per gli appassionati della storica band di Liverpool. Il 6 luglio si è celebrato i 61 anni trascorsi dal primo incontro fra John Lennon e Paul McCartney, incontro fatale dal quale il mito ebbe inizio; il 7 luglio il 78 compleanno di Ringo Starr, presto in concerto a Roma all’Auditorium Parco della Musica. Passano gli anni, i decenni, ma il mito dei Beatles è sempre attuale e sembra coinvolgere tutti, meno giovani e giovani: anche per permettere a questi di scoprire un passaggio importante nella storia della band si è riproposto il film nelle sale.
The Yellow Submarine quando uscì, 50 anni fa, venne accolto in maniera tiepida, come un prodotto della controcultura, molto diverso dai film di animazione dell’epoca, ma nulla di eclatante. La fortuna del film si è incrementata nel corso dei decenni, tanto che oggi è considerato un “cult” della settima arte.
Per meglio apprezzare l’opera bisogna contestualizzarla nell’atmosfera culturale che la produsse: gli anni 60 e la cultura hippy. Nell’anno d’uscita di questo film il cinema d’animazione aveva certamente già una storia vasta e articolata, ma egemonizzata essenzialmente dal modello Walt Disney. The Yellow Submarine dimostrò che l’animazione poteva rivolgersi a un pubblico maggiorenne e acculturato: un trip visivo che affronta tematiche per l’epoca scottanti, ricco di tutta una serie di citazioni postmoderne che passano dall’arte figurativa al cinema di consumo.
Il plot del film trasmette bene lo spirito del film. Un giorno i Blue Meanies (Biechi Blu nell’edizione italiana) attaccano di sorpresa i cittadini di Pepperland, i quali stanno assistendo a un concerto della Sergeant Pepper’s Lonely Hearts Club Band (il nome dell’album dei Betales uscito nel 1967). Lo scopo dei Blue Meanies è malvagio: privare il mondo del colore, della musica e della gioia. Fortunatamente, a bordo di un sottomarino giallo, Old Fred, il direttore della banda musicale, riesce a fuggire e a raggiungere Liverpool. Qui incontra i Beatles a cui chiede aiuto per riportare vita e colore. Sarà l’inizio di una battaglia guerreggiata con le armi della musica. Uno dei punti forza del film, senza dubbio, è la ricchissima colonna sonora; oltre all’omonimo brano del titolo, sicuramente tra i pezzi più amati della band, impreziosiscono l’opera capolavori come All You Need Is Love o All Together Now.