Lunedì 27 maggio, presso Spazio Europa, si è tenuto l’incontro “Disinformazione, democrazia ed elezioni“, moderato da Maria Pia Rossignaud, vicepresidente dell’Osservatorio TuttiMedia. L’evento è stato condotto da diversi ospiti che hanno affrontato le tematiche relative alle imminenti elezioni e all’impatto delle tecnologie avanguardiste come l’intelligenza artificiale.
A prendere parola per primo è stato Carlo Corazza, Capo Ufficio del Parlamento Europeo in Italia, il quale ha sottolineato l’importanza delle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno, poiché rappresenteranno un passaggio centrale della storia europea presente e futura. Corazza ha definito la democrazia liberale in uno “stato di pericolo” a causa dei conflitti che coinvolgono la Russia e l’Ucraina.
Durante l’incontro è stato affrontato anche il tema delle fake news, per il quale Corazza ha citato il caso legato allo scandalo Cambridge Analitica, connesso alla gestione dei dati per influenzare le campagne elettorali.
Le fake news, secondo l’esperto, negli ultimi dieci anni hanno assunto sempre di più un ruolo di spessore nella comunicazione.
L’intervento successivo è stato quello di Antonio Parenti, Capo Ufficio Rappresentanza Commissione Europea in Italia, che ha posto l’attenzione sul ruolo del giornalista, figura fondamentale in questi ultimi anni caratterizzati da cambiamenti sociali e culturali.
Parenti definisce “un lavoro di critica” quello del giornalista, che ha grande responsabilità rispetto a ciò che scrive.
Tornando al tema principale del dibattito, quello legato alle elezioni europee, Parenti ribadisce come la mansione del giornalista sarà di centrale rilevanza in queste ultime settimane che precedono le elezioni. “Sarà necessario proteggere i valori dell’Europa” sottolinea l’esperto.
A prendere poi la parola è stato Francesco Giorgino giornalista dell’Ufficio studi Rai, che ha parlato della quantità di informazioni che riceviamo quotidianamente dai vari mass media, che sono caratterizzati da grande velocità e dall’assenza di confini e proprio per questo è sempre più ricorrente il rischio di dare credibilità a notizie infondate. In particolare, Giorgino ha sottolineato che le persone tendono a seguire informazioni non provenienti da fonti ufficiali. Tutto questo può portare a un grande disordine informativo con il conseguente indebolimento degli stimoli che provengono dalla realtà.
Ad arricchire l’incontro sono stati anche i successivi interventi di Mihaela Gavrila e Christian Ruggiero, rispettivamente professori di Entertainment and Television Studies e di Giornalismo Radio Televisivo presso l’Università Sapienza, che hanno parlato di come i social network influenzino le modalità con cui i giovani si interfacciano alla politica e, più in generale, al mondo dell’informazione; Giulia Pozzi, analista senior di NewsGuard, piattaforma che si occupa di contrassegnare le notizie permettendo agli utenti di riconoscere le fake news; Luca Rigoni, conduttore e inviato di Mediaset attualmente al TgCom24, che ha evidenziato le criticità connesse al passaggio da un sistema di informazione a struttura verticale ad uno a struttura orizzontale avvenuto negli ultimi decenni con l’avvento dei social network; Mattia Tarelli, analista di Google che si occupa proprio di fake news, Giampiero Gramaglia, giornalista che, ponendosi in contiguità con il discorso di Rigoni, ha approfondito il passaggio del sistema di informazione valorizzandone anche alcune caratteristiche potenzialmente positive, e, infine, Derrick de Kerckhove, sociologo e giornalista canadese che ha messo il punto sul dibattito.
L’incontro ha avviato numerosi spunti di riflessione sul problema delle fake news, che rischia di avvelenare il discorso politico e vanificare il processo democratico diffondendo narrazioni false o distorte che vanno ad influire sui risultati elettorali.
Di seguito le interviste a Luca Rigoni e Giulia Pozzi:
L’intero evento è disponibile sul canale ufficiale di YouTube di RadioSapienza