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Giovanni Veronesi incontra il pubblico al Punta Sacra Film Fest

“Romeo è Giulietta”. L’accento sulla lettera e non è un refuso, ma è la chiave interpretativa dell’ultimo film di Giovanni Veronesi, proiettato ieri all’Idroscalo di Ostia nell’ambito della terza edizione Punta Sacra Film Festival.

Il film racconta la vicenda di Vittoria, interpretata da Pilar Fogliati, un’attrice accusata di plagio per aver spacciato per proprio un testo teatrale. Federico Landi Porrini, interpretato da Sergio Castellitto, regista teatrale in cerca di tornare in auge, non riesce a trovare attori per mettere in scena il suo “Romeo e Giulietta” al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Quando al provino per la parte di Giulietta si presenta Vittoria, Landi Porrini la allontana. La giovane attrice decide quindi di imbrogliare il regista, proponendosi, travestita da uomo, per il ruolo di Romeo. Vittoria conquista Landi Porrini e rinuncerà quindi a svelare l’inganno pur di tornare a calcare il palcoscenico.

La proiezione è stata anticipata dall’incontro con il pubblico del regista Giovanni Veronesi, che ha parlato della situazione dei giovani di oggi, di cui si è occupato nella trasmissione radiofonica “Non è un paese per giovani”, che ha dato il titolo anche a uno dei suoi film: “Da dieci anni a questa parte, con le statistiche alla mano, 120 mila ragazzi all’anno se ne vanno dall’Italia e cambiano residenza. Questo significa che tra dieci anni mancherà una generazione” “Noi non abbiamo fatto niente per la generazione dei ragazzi – ha aggiunto il regista -, non ne abbiamo mai parlato, non li abbiamo mai ascoltati, siamo andati dritti per la nostra strada senza considerarli mai”.

Veronesi ha poi raccontato del suo rapporto con Mario Monicelli: “Una volta mi disse una cosa che non mi scorderò mai e che rappresenta veramente che cosa significa fare la commedia all’italiana […]. Lui diceva che la commedia è come la vita, tu svolti un angolo e trovi qualcosa che ti fa ridere, poi svolti l’angolo successivo e trovi qualcosa che ti fa piangere. La vita in realtà è così, è fatta di angoli da svoltare […]”. “La commedia è questa – ha sottolineato Veronesi -. La commedia è raccontare pezzi di vita delle persone che alle volte sono drammatici, alle volte sono comici, alle volte sono paradossali. E credo che la cosa più bella sia continuare alla mia età a fare quello che mi passa per la testa”.

Prima della proiezione del film, Veronesi ha osservato che “avvicinarsi all’arte per i ragazzi è un vantaggio, perché possono pensare con la propria testa, essere liberi di pensare quello che vogliono e questo secondo me è un grande vantaggio” “L’arte – ha ribadito il regista – è sempre un vantaggio, sempre, in qualsiasi circostanza e in qualsiasi posto del mondo”.

Andrea Pranovi