Una lunga fila, persone provenienti da ogni parte d’Europa, lingue diverse, dall’ inglese, al tedesco, all’ arabo: questo lo scenario che si presentava la mattina del 12 aprile presso la Facoltà di Architettura de l’Università “La Sapienza” in occasione del convegno internazionale “EAD12 | Design for Next”. Si tratta di un evento articolato in tre giornate (12-14 aprile 2017) che prevede le partecipazioni di oltre 400 ricercatori, accademici, dottorandi e professionisti che hanno presentato e presenteranno i loro contributi all’ interno di 9 sessioni tematiche rilevanti per lo sviluppo futuro della professione del Design e, dunque, della produzione industriale, dell’economia e della società del futuro in generale.
Il convegno, organizzato dal dipartimento PDTA della Sapienza Università di Roma con il patrocinio della EAD – The European Academy of Design e della SID – Società Italiana di Design e della Regione Lazio, ha lo scopo di alimentare il dibattito tra i professionisti del settore in vista di un futuro incerto ed articolato, sia per quanto concerne il complesso scenario del design contemporanea, sia in riferimento alla nuova idea di innovazione industriale sostenibile, responsabile e aperta. Senza tralasciare però il significato e l’applicazione che il design conta di ottenere e sviluppare in questo contesto così plastico e mutevole.
Oltre le presentazioni degli interventi scritti durante le parallel session, i partecipanti avranno modo di approfondire alcuni temi specifici presso 12 workshop. Inoltre, per l’intera durata del convegno saranno esposti circa 30 poster che riportano in maniera visiva una serie selezionata di ricerche di design. Il programma sarà completato dagli interventi di sei keynote speakers di rilevanza internazionale, che presenteranno una varietà di punti di vista che inquadrano l’evoluzione prossima dello scenario del Design (Anna Pellizzari, Derrick De Kerckhove, Maurizio Montalti, Gavin Munro, Nicolas Nova, Arturo Vittori).
Design for Next, tuttavia, non esprime esclusivamente una proiezione verso il futuro. Con next ci si vuole riferire anche al concetto di prossimità, di prossimo, di ciò che fisicamente e concettualmente ci circonda. In questo senso si è sviluppato il primo intervento a cura di Antonio Paris, professore di Design Industriale ed ex Direttore del Dipartimento Pianificazione, Design e Tecnologia presso “La Sapienza”. Paris ha analizzato da un punto di vista tecnico la situazione geo-politica attualmente presente nel Mediterraneo e ha dimostrato l’effettiva “assenza di barriere” in un contesto che ha molto più in comune di quanto sembra. Grandi architetti del passato hanno consolidato l’incontro proficuo della cultura occidentale e di quella orientale che avvenne attraverso le acque del Mar Mediterraneo, fusione rappresentata concretamente dalla città di Istanbul, ex Costantinopoli. Se solo volessimo analizzare la composizione architettoniche e l’omologia di design delle strutture presenti nei Paesi del Mediterraneo ci renderemmo conto dell’infondatezza di questa percezione di “diversità” tra Europa e Oriente: le città greche in Sicilia, la cultura araba in Spagna, le moschee della Jugoslavia. Un messaggio che vuole andare oltre il tecnico e rivive nell’ Architettura e nel Design un profondo significato culturale e sociale. Un invito aperto a tutti dunque quello di Design for Next, non solo agli esperti del settore.
Intervista ad Antonio Paris