Maggio è quasi terminato e sabato 27 ci sarà l’ultima chiamata per poter cogliere l’occasione di visitare i musei dell’Università La Sapienza di Roma. I musei sapientini, infatti, sono stati aperti in via eccezionale al pubblico in tutti e quattro i sabati di maggio, grazie all’iniziativa ‘Sabato al museo’, promossa dal Polo museale Sapienza, che trova il suo direttore nella persona di Giorgio Manzi (segue intervista, ndr).
Il Polo Museale Sapienza coordina il sistema dei musei universitari ed è una delle realtà culturali più rilevanti di Roma. Le sue collezioni rappresentano l’unica raccolta di archeologia, arte, scienze naturali, scienza e tecnica della capitale, per un totale di 18 musei dell’area sia scientifica sia umanistica: Anatomia Comparata, Anatomia Patologica, Antichità Etrusche e Italiche, Antropologia, Arte Classica, Arte Contemporanea, Arte e Giacimenti Minerari, Chimica, Erbario, Fisica, Idraulica, Merceologia, Origini, Orto Botanico, Scienze della Terra, Storia della Medicina, Vicino Oriente Egitto e Mediterraneo, Zoologia.
L’occasione è unica sia per gli studenti Sapienza – che già sono a conoscenza delle risorse dell’Ateneo romano, ma che spesso non riescono a usufruirne di tutti i vantaggi – ma anche per esterni, bambini, famiglie. L’iniziativa, infatti, – volta a valorizzare il patrimonio museale universitario – è pensata per tutti, e nei quattro sabati di maggio, in queste giornate di apertura, si sono alternati convegni, mostre e attività ludiche per i più piccoli.
In particolar modo, i contenuti dell’iniziativa sono stati strutturati per temi: ogni sabato si parte da uno dei quattro elementi naturali – acqua, aria, fuoco, terra – per sviluppare poi tutto il contesto e creare anche dei percorsi didattici.
Il prossimo, e ultimo, appuntamenti di “Sabato al Museo” sarà il 27 maggio dalle ore 10.30 fino a orario di chiusura, alle 20. Il tema portante è “terra”: tra le varie possibilità, il programma prevede l’associazione culturale “Gruppo Mineralogico Romano”, che allestirà l’esposizione denominata “Frammenti di cielo e di terra” dedicata al tema delle miniere e delle cave del territorio laziale. A questo tema – “le miniere tra passato, presente e futuro” – è dedicata una conferenza che toccherà in chiave molto attuale il concetto di “miniera e ciclo urbano. Inoltre sono allestite quattro postazioni di microscopio per l’osservazione di minerali e per ammirare meteoriti con l’assistenza di esperti.
Il biglietto di ingresso avrà il costo di 3 euro, ma sarà gratuito per studenti e dipendenti universitari, disabili con accompagnatori e bambini fino ai 12 anni. Per ogni laboratorio dedicato ai bambini sarà necessaria la prenotazione presso il sito del Polo Museale e ognuno di essi avrà il costo di 3 euro.
Giulia Baldino