Mercoledì 11 ottobre alle 11:30 presso il Centro Congressi della Sapienza, via Salaria 113, verranno presentate le Prove Pubbliche di Sociologia, la conferenza stampa che inaugurerà la cooperazione di oltre trenta atenei italiani coinvolti nelle iniziative della Settimana della Sociologia dal 13 al 20 ottobre.
A coordinare l’incontro sarà Mario Morcellini, Commissario all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, mentre i saluti di apertura spetteranno Eugenio Gaudio (Magnifico Rettore Sapienza), Antonello Biagini (Presidente Fondazione Sapienza) e Bruno Mazzara (Direttore CoRiS).
Tra gli ospiti saranno presenti importanti personalità dello scenario di riferimento come Giorgio Alleva in qualità di Presidente Istat, Giuseppe De Rita – Presidente Censis, Andrea Lenzi – Presidente Comitato Nazionale biosicurezza, Carla Facchini – Presidente Conferenza dei Direttori di Sociologia, Enrica Amaturo Presidente AIS, Adriano Giannola – Presidente SVIMEZ.
Nel corso della giornata Maria Caterina Federici presenterà la seconda edizione del Festival di Narni, che si svolgerà in Umbria dal 13 al 15 ottobre. Quest’ultimo evento sarà supportato da testimonianze della sociologia internazionale, come Edgar Morin, e nostrana, come Federico Butera autore del libro Dal castello alla rete, che affronta il cambiamento dei modelli organizzativi consecutivi all’innovazione.
Questo ciclo di eventi continuerà, tra i vari appuntamenti, con la giornata di mercoledì 18 ottobre sempre in via Salaria 113, con la Giornata Sociologica Sapienza.
Così la Sociologia tenta fortemente di riguadagnarsi una fetta di torta sul tavolo pubblico e lo fa creando una discussione circa il bisogno o meno della presenza di personalità socialmente rilevanti e competenti nella lettura di un ambiente sempre più complesso. Lo stesso cambiamento che interessa anche le università e le formazioni accademiche: le scienze sociali diventano più preziose se il cambiamento porta all’indebolimento di alcune funzioni. Come hanno affermato gli organizzatori: “non è possibile lasciare tutto lo spazio della discussione ai talk-show. […] Prima debbono venire fuori le idee e i saperi”.
Alessandro Ledda