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“Uno sparo nel buio”, giallo politico svedese

Domenica 10 dicembre, alle ore 17, al Teatro di Villa Torlonia, Gemma Carbone, attrice e regista, porta sul palcoscenico “Gul, uno sparo nel buio“, una coproduzione della compagnia svedese NEPRAWSKI e di quella leccese Cantieri Teatrali Koreja, fondata nel 1985, la cui caratteristica identitaria consiste in uno sguardo a luoghi e culture lontane.

“Gul, uno sparo nel buio”, è un monologo, ma anche un racconto a cinque voci, tutte interpretate dall’artista italo-svedese. Un giallo (gul in svedese), il più oscuro della politica scandinava riguardante l’assassinio del premier svedese Olof Palme, politico social-democratico essenzialmente pacifista, avvenuto in pieno centro di Stoccolma nella notte del 28 febbraio 1986.  La sua morte, un lutto di portata nazionale, ha segnato la storia politica mondiale, ed è ancora avvolta nel mistero: l’assassino non è mai stato consegnato alla giustizia. Le piste si accavallano l’una sull’altra, e portano dalla CIA, alla P2, dalla KGB fino al governo sudafricano, ai terroristi curdi e ai neonazisti scandinavi.

Questa storia coniuga due elementi distanti eppure pertinenti: il primo è il genere, in letteratura comunemente conosciuto come giallo, appunto; il secondo è uno degli eventi più traumatici della storia contemporanea europea: per l’appunto l’omicidio del premier svedese Olof Palme“: sono queste le parole con cui l’ideatrice, sceneggiatrice e attrice dello spettacolo ci parla del suo lavoro.

La Carbone, che ha studiato e lavorato a cavallo tra l’Italia e la Svezia, ha scritto il monologo insieme a Giulia Maria Falzea, Riccardo Festa e Giancarlo de Cataldo, alcune delle più prestigiose firme del giallo italiano. Di questa collaborazione  la Carbone ne è entusiasta: “lavorare con un giallista significa penetrare nel mondo del genere, scendere a compromessi teatralmente ignoti, conoscere tempi e ritmi di narrazione specifici, abbandonare un plot drammatico per cercarne uno scenico.”

Un giallo politico che si pone l’obbiettivo di risvegliare la consapevolezza che l’ordine mondiale possa essere governato da forze occulte che inquinano il principio democratico. Per ulteriori informazioni, e per l’acquisto dei biglietti, è possibile consultare il sito http://www.teatrodiroma.net/

Eleonora Artese