Torna mercoledì 13 dicembre, alle ore 21, l’appuntamento con WHITE RABBIT RED RABBIT. Al Teatro Vascello andrà in scena un sorprendente esperimento sociale in forma di spettacolo, prodotto in Italia da 369gradi, struttura che, diretta da Valeria Orani e riconosciuta nell’ambito dell’innovazione culturale, grazie a questo rompe le regole tradizionali del mercato e mette in atto una relazione che vede coinvolti in egual misura teatro, artista e produzione.
L’attrice o l’attore che interpreta l’opera per una sola volta, senza regia e senza prove, apre la busta sigillata che contiene il testo già sul palco e ne condivide il contenuto con gli spettatori. Una sedia, un tavolo ed un leggio per l’hic et nunc espresso alla sua massima potenza.
Ci sono però delle regole da rispettare per quei professionisti che intendano accettare la sfida: chi decide di portare il testo sulla scena non può assolutamente averlo visto prima, ma deve arrivare sul palco ed accettare la sfida portando unicamente in dote coraggio, semplicità, ironia e versatilità.
L’interprete che affronterà la sfida di Roma sarà Antonio Catania, attore noto per la sua straordinaria poliedricità, dote che gli ha consentito di lavorare indifferentemente e senza problemi in televisione, al cinema e a teatro.
WHITE RABBIT RED RABBIT è un testo teatrale scritto da Nassim Soleimanpour, iraniano di Teheran, nel 2010. Il lavoro è venuto fuori in un momento di solitudine, in cui l’autore non aveva possibilità di comunicare con l’esterno del suo Paese. Non è un testo politico e non vuole assolutamente essere descritto come tale: il suo significato è metaforico e distante da qualsiasi lettura politica ma, inevitabilmente tutti i media e tutti i giornalisti non possono trascurare il fatto che l’autore sia nato in Iran. La richiesta ai giornalisti che lo vedono è di essere attenti e prudenti in resoconti ed articoli per non causare danni all’autore, che oggi vive a Berlino.
WHITE RABBIT RED RABBIT si configura così come un salto nel vuoto che viaggia attraverso il mondo ormai dal 2011, anno in cui ha debuttato all’Edimburgh Fringe Festival; è stato tradotto in 25 lingue e conta più di mille repliche nei diversi continenti. La natura del progetto lascia poche tracce e richiede anche e soprattutto ai giornalisti di non svelare il contenuto del testo, di non scrivere recensioni ed eventualmente di condividere le impressioni personali soltanto dopo l’esperienza vissuta. È un esperimento importante che costituisce una sfida non solo sul fronte artistico, ma anche su quello organizzativo e produttivo.
Il Teatro Vascello si trova nel quartiere di Monteverde vicino al Gianicolo e con i suoi 350 posti, la platea a gradinata e il palcoscenico alla greca permette un’ottima visibilità da qualsiasi postazione. Per quel che concerne le informazioni di biglietteria, il costo dell’intero è di € 20,00 , mentre con le riduzioni per over 65 e studenti il costo arriverà ad € 12,00.
Michele Antonelli