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“SCATTI DI SCENA”: istanti di umanità in mostra a Ostia

L' importanza dei libri, per far crescere l' albero composto dai rami dell' ascolto e dell' incontro.

L' importanza dei libri, per far crescere l' albero composto dai rami dell' ascolto e dell' incontro.

Il Teatro del Lido di Ostia ospita fino alle 20 di questa sera la mostra SCATTI DI SCENA.

Le foto, di Maria Elena De Mauro, sono una vera e propria opportunità per esplorare, viaggiando attraverso le “Terre” della Cultura, il profondo legame che c’è tra l’Identità, personale e collettiva, e il Territorio, come luogo d’ appartenenza dove scoprire, ri-conoscersi e ri-conoscere.

Una mostra che offre la possibilità di riflettere, grazie alle FotoGrafie, circa la fondamentale importanza della Cultura, in quanto teatro di costanti interazioni, tra il proprio io e ogni sua singola sfaccettatura, e, tra noi e gli altri.

Questo è uno dei molteplici motivi per cui il Teatro del Lido di Ostia offre un così vasto programma culturale, proprio perché tra gli obiettivi che si pone c’è anche quello di dare l’ opportunità di costruire le radici di una realtà in cui ogni ramo, ciascuno diverso dall’altro, è necessario per far crescere un albero robusto che non si sradichi al primo venticello.

Le foto sono le protagoniste della “scena” e non dobbiamo semplicemente passarci davanti e guardarle distrattamente, bensì sostare di fronte ciascuna foto per poter vedere rispecchiati noi stessi e il nostro bagaglio culturale in esse.

Questo è uno degli infiniti modi per essere “attori” e non semplici spettatori: trasferire sul “palcoscenico” la nostra personalità, trasformando le foto in uno specchio dove poter far riflettere la propria identità.

Il Teatro diventa così un luogo in cui avviene l’incanto: le foto, “attrici” di questo “spettacolo” e il pubblico, attraverso un consapevole incontro, si arricchiscono, perché la diversità non è debolezza, bensì una risorsa. Ognuno di noi è fatto di diverse situazioni ed è portatore d’ infiniti mondi.

Maria Elena De Mauro, per trasmettere tutto ciò, ha scelto la FotoGrafia come mezzo per far riflettere anche sull’impellente necessità di educare alle emozioni, all’ascoltarsi e all’ascoltare.

Alessia Tito