RadioSapienza

Il Futuro Ascoltalo QUI. La radio ufficiale della Sapienza

“Dopo Hegel, su cosa sputiamo?” – Call aperta per testi, fino al 16 Settembre

dopo-hegel-su-cosa-sputiamo-women-out-of-joint-galleria-nazionale-d-arte-moderna-e-contemporanea

dopo-hegel-su-cosa-sputiamo-women-out-of-joint-galleria-nazionale-d-arte-moderna-e-contemporanea

«Non esiste la meta, esiste il presente. Noi siamo il passato oscuro del mondo, noi realizziamo il presente». Così chiude Carla Lonzi, nel 1970, Sputiamo su Hegel, saggio che resterà per le pratiche e le teorie femministe, in Italia e non solo, il primo e imprescindibile passo di congedo dalla cultura patriarcale. Sputare su Hegel ha significato prendere le distanze dalla dialettica e dai tranelli del riconoscimento, dalle rivendicazioni di uguaglianza e inclusione nel potere maschile, dagli universali e dalle garanzie sociali della cultura, muovendo una critica radicale al concetto stesso di potere per affermare con vitalità e forza quel «soggetto imprevisto» che è stato e continuano a essere i femminismi.

Ma su cosa sputare oggi da quando Hegel ha smesso di muovere i fili invisibili delle teorie dell’emancipazione? da quando il neoliberismo declina in differenze compatibili corpi liberi di godere e consumare, ma la cui subalternità sta forse nelle stesse pieghe della loro libertà? da quando il patriarcato, nella sua crisi planetaria, torna a esprimersi attraverso i peggiori autoritarismi e nuove e antiche forme di violenza contro le donne? da quando la vita affettiva, di riproduzione e di cura diventa parte integrante della messa al lavoro? da quando, e non è una novità, la subordinazione ha le forme dell’amore?

Sputare, si sa, non è un gesto gentile, ma Carla Lonzi ci ha insegnato a farlo con grazia e creatività. Un gesto che non ha bisogno di futuro, né di mezzi per raggiungere un fine, «è una parola nuova che un soggetto nuovo pronuncia e affida all’istante medesimo la sua diffusione».

 

Dopo Hegel, su cosa sputiamo? è una call aperta alla scrittura di testi in qualunque lingua e di qualunque genere, promossa dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, dall’Istituto Italo-Latinoamericano di Roma, dal master Studi e politiche di genere dell’Università di Roma3 dall’associazione Iaph Italia e dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università di Roma La Sapienza.

Women Out of Joint è l’occasione per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea per presentare al pubblico l’archivio di Carla Lonzi recentemente acquisito, che consente a studiose e a militanti di accedere finalmente a un materiale documentario il cui valore è internazionalmente riconosciuto per la storia dell’arte e la storia del pensiero di genere e del femminismo, italiano e non solo.

I testi ritenuti più pertinenti verranno letti, pubblicati sul giornale Women Out of Joint e sul sito della Galleria Nazionale, video-proiettati e resi disponibili per la lettura al pubblico per la durata del festival. Il limite massimo dei testi è di 2.000 battute spazi inclusi. La scadenza per la consegna è fissata al 16 settembre ore 24.00.

 

Per partecipare alla call basta mandare, entro il 16 settembre, il proprio testo alla mail wooj@lagallerianazionale.com e compilare il form (scarica il form in pdf).