Nel programma Primavera-Estate 2019 organizzato dal Parco Regionale dell’Appia Antica due date catturano la nostra attenzione trasportandoci in uno dei luoghi più suggestivi di Roma. Sabato 20 aprile e aabato 15 giugno sarà possibile visitare gratuitamente il Parco degli Acquedotti nel quartiere Tuscolano. Tra le rovine di uno dei più grandi e prestigiosi acquedotti del mondo antico si potrà passeggiare respirando l’aria della tiepida primavera romana e i ciliegi in fiore.
Il parco è un’oasi verde tra la confusione di Roma e i Colli Albani, un’area protetta di 3400 hm² dal patrimonio culturale incredibile che rappresenta l’ultimo residuo storico, archeologico e paesaggistico dell’Agro Romano. L’idea di un parco che collegasse il Foro Romano con i Castelli si ebbe in periodo napoleonico, ma soltanto dopo l’Unità d’Italia furono avviati, da personalità storiche influenti, progetti di recupero dell’aria stessa.Dopo anni di svariate vicende legali e battaglie condotte per la salvaguardia dell’ente, dal 1988, il parco è stato istituito formalmente come patrimonio protetto della regione Lazio.
Per chi desiderasse prender parte alla suggestiva visita guidata al tramonto (costo 10 euro) è necessaria la prenotazione su http://parcoappiaantica.evenbrite.it/ L’appuntamento sarà, per entrambe le date, alle ore 17,15 presso P.zza Aruleno Celio Sabino-piazzale della Parrocchia di San Policarpo. Da lì comincerà la visita guidata (ore 17.30-19.30) per una durata di circa due ore ed una distanza compresa tra 1,5 km/ 3,0 km. La quota di partecipazione è di 10 euro + spese di prevendita/ 8 euro per i possessori della carta Amici del Parco /partecipazione gratuita per i bambini fino a 14 anni.
Il metodo più veloce per raggiungere il luogo è con la metro A-fermata Giulio Agricola/Subaugusta e i biglietti non sono rimborsabili; in caso di eventuale maltempo sarà possibile sostituire il ticket per le successive attività del programma Primavera-Estate 2019 in prevendita su EventBrite.
Non ci resta che indossare il paio di scarpe più comodo che abbiamo e partire alla scoperte delle meraviglie perdute di questa Roma tanto bella quanto imprevedibile.