Giancarlo Sciannella scultore ceramista,nato a Castelli (Te) nel 1943, vive e lavora a Roma.Annovera diversi premi e ricnoscimenti tra cui quello per Foresta (1993), riconosciuta dalla critica “come capolavoro della scultura ceramica italiana del Novecento” (presente nella mostra).
L’esposizione consta di 12 sculture realizzate da Giancarlo Sciannella tra il 1980 e il 2013;selezione siginficativa in grado di delineare con precisione il concetto alla base di tutta la produzione scultorea dell’artista: il legame con il passato e le origini.Non stupisce, quindi, la scelta dell’artista di usare la terracotta come materile principale; del resto cosa c’è di più adatto della terra modellata dal fuoco per rievocare antichi mestieri, tradizioni e il ritorno all’essenza?
Le forme sonosemplici e minimali, “lontane da ogni virtuosismo e invece allusive a un passato arcaico e mai perduto” come riporta il curatore Simone Battiato il quale, ha scelto una modalità espositiva caratterizzata da grandi spazi aperti perchè fosse sottolineato il rapporto spazio/opera:sono le ceramiche a dare definizione e contenuto al luogo grazie al loro potere rievocativo e non viceversa, restituendo all’osservatore la relazione tra la terra e le altre sostanze persistenti come legno, ferro, catrame e il senso primigenio della vita.
Chiudono e completano il percorso espositivo della mostra “Giancarlo Sciannella, scultore di archetipi” monografie riguardanti l’autore e percorsi didattici, mentre per il tutto periodo di permanenza della mostra ai Mercati di Traiano, 16/11/2019 – 16/02/2020 sono in programma eventi e incontri per approfondire la figura dell’artista a cura di Simone Battiato.
Trovate tutte le informazioni: www.musiincomune.it