Se dicessimo la verità arriva a Roma il 5 dicembre al teatro del Lido di Ostia.
Lo spettacolo è organizzato da CO2 Crisis opportunity onlus, un’associazione che nasce con l’idea di valorizzare il terzo settore, portando nelle scuole e nei carceri laboratori di formazione professionali. Il suo operato va avanti da più di 10 anni e può vantare la collaborazione con il ministero degli affari esteri in Libano e Bielorussia.
Il programma in cui è incluso lo spettacolo teatrale Se dicessimo la verità fa parte di un progetto nazionale, nel quale il teatro diventa una forma di apprendimento di legalità. Da questa idea è stato realizzato Dieci storie proprio così, coprodotto da rai cinema e Jmovie che racchiude tutte le storie raccolte dai partecipanti all’associazione sugli effetti positivi di questa riabilitazione. Lo spettacolo ha la durata di due ore ed è seguito da 30 minuti di dibattito.
Se dicessimo la verità nasce dall’idea di Giulia Minoli ed è stato scritto da Emanuela Giordano, la quale si era dedicata precedentemente a dieci storie proprio così. Lo spettacolo ha debuttato al San Carlo di Napoli nel 2011. La prima forma embrionale del dramma si è arricchita delle nuove vicende raccolte negli ultimi 8 anni fino a diventare se dicessimo la verità, e grazie alla collaborazione da parte del Piccolo Teatro di Milano, in particolare con il corso di sociologia della criminalità, è diventato una riflessione sul nostro presente, ma anche verso il nostro futuro che sembra sempre più corrotto. Alla drammaturgia hanno contribuito: Cross Osservatorio sulla criminalità organizzata, Larco- Laboratorio analisi e ricerca sulla criminalità organizzata – Università degli studi di Torino, Università di Pisa- Master in analisi e prevenzione e contrasto sulla criminalità organizzata e della corruzione, Università di Bologna – Master gestione e riutilizzo dei beni e aziende confiscate alle mafie.
Lo show è accompagnato dalle musiche di Tommaso di Giulio, cantautore e musicista italiano di pop cinematografico, con Leonardo Ceccarelli alla chitarra e Paolo Volpini alla batteria.
Parallelamente al progetto teatrale, CO2 ha istituito un programma di formazione da presentare all’interno delle scuole, basato su strumenti e pratiche pedagogiche e giochi collettivi. Ai ragazzi viene presentata sia l’aspetto negativo e la drammaticità che l’organizzazione criminale ha apportato nei quartieri degradati, sia la ripresa e l’impegno di coloro che sono stati coinvolti in queste vicende. Tutto questo per creare consapevolezza negli studenti e nei più giovani, cercando di creare una generazione migliore, ma anche ascoltando le loro proposte per migliorare la situazione attuale. Gli ultimi dati raccolti dall’associazione sono molto positivi; più di 58’000 studenti hanno partecipato ai percorsi propedeutici alla visione dello spettacolo nelle regioni di Campania, Toscana, Lombardia, Lazio, Piemonte, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia.