Martedì 25 febbraio presso la Facoltà di Ingegneria civile e industriale della Sapienza si è svolto il Seminario “Smart cities: l’era della tecnologia nelle città relazionali”. L’evento è stato aperto dai saluti di Lorenzo Pastore, dottore in Ingegneria energetica della Facoltà ospite, che ha sottolineato la necessità e al contempo la complessità del concetto di smart cities. In realtà urbane in rapida e costante evoluzione, dove gli spazi relazionali si restringono, l’urbanizzazione si intensifica e in cui la tecnologia diviene un nuovo strumento di riorganizzazione della vita collettiva, è fondamentale rimodulare studi e metodologie di progettazione strategica delle moderne metropoli.
Successivamente sono intervenuti il protettore alle politiche energetiche della Sapienza Livio De Santoli, il presidente di Roma Servizi per la Mobilità Stefano Brinchi, l’Assessore all’Urbanistica della nostra città Luca Montuori, lo chief innovation Officer planet smart city Cristiano Radaelli e l’assegnista di ricerca presso il DIAEE del nostro Ateneo Benedetta Mattoni. I numerosi relatori hanno condiviso con la platea di studenti le proprie competenze tecniche, al servizio di un ideale di città che sappia concretizzarsi valorizzando non solo la funzione materiale ed economica degli agglomerati urbani, ma anche la loro essenza sociale e spirituale. La vita del cittadino in ogni suo aspetto e ad ogni suo livello deve potersi realizzare liberamente e pienamente grazie all’applicazione tecnica ed efficiente di piani urbanistici trasversali. L’ambizione è vincere simultaneamente le sfide contemporanee dell’inquinamento, della carenza di infrastrutture e degli squilibri demografici.
Il contenuto molteplice ed elastico del concetto di Smart city nasce proprio con l’obiettivo di dare un riferimento teorico a un’ingegneria nuova, impegnata a ripensare e ristrutturare l’organismo metropolitano, coordinando le diverse risposte alla complessità problematica della vita cittadina. Un primo traguardo in tal senso è stato raggiunto dalla sperimentazione di nuove forme di strategia progettuale messe a punto dal corpo di ricerca del nostro ateneo e applicate dagli studenti del corso di Ingegneria. I risultati eccellenti dell’esperimento accademico hanno suscitato l’interesse delle autorità competenti del comune di Arsoli che ora sta esaminando le proposte urbanistiche proprio dei nostri colleghi della Sapienza. Ci auguriamo che questi brillanti studi continuino a dare i loro frutti così da poter vivere in città sempre più mobili, efficienti, eco-sostenibili e intelligenti.
Giulia Di Censi