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In Italia la disoccupazione cala, ma l’Europa è lontana

Bisognerà aspettare la fine dell’anno per sapere se l’Italia avrà raggiunto uno dei cinque obiettivi posti dall’Unione Europea nel 2010 con la strategia decennale Europa 2020. Tra i cinque fenomeni da guardare, anche quello dell’occupazione, dove si punta ad un innalzamento al 75% del suo tasso per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni (in Italia nel 2018 era del 61,51%).

Per provare a toccare l’ambizioso obiettivo, dovrà però scendere un altro tasso, quello della disoccupazione, da anni troppo alto per la media europea del 6,8%. Secondo i dati pubblicati da Eurostat, nel 2018, tra i 28 paesi membri, il fenomeno della disoccupazione in Italia ha raggiunto il 10,6%, dietro solo a Grecia e Spagna, rispettivamente con un tasso di 19,3% e 15,3%. Eppure, dall’anno nero del 2014 quando il tasso raggiunse gli oltre 12 punti percentuale, il peggior dato degli ultimi 10 anni, l’Italia ha recuperato solo 2,1 punti, a differenza degli 8,2 punti della Grecia e i 10,8 della Spagna. La crisi per i due Paesi sul podio della classifica, era stata raggiunta nel 2013, quando la disoccupazione in Grecia toccò il 27,5% e il 26,1% in Spagna (in Italia era del 12,1%).

Disoccupazione in Italia, Grecia e Spagna nel 2013 e nel 2018 (Elaborazione dati Eurostat)

Nonostante rispetto agli anni passati la disoccupazione sia in calo in Italia, il dato nazionale fotografa una situazione molto disomogenea tra nord e sud e tra donne e uomini. Le donne hanno infatti un tasso di disoccupazione maggiore degli uomini, gli under 35 inoccupati sono quasi il triplo rispetto agli over 50 e al Sud la disoccupazione pesa per più del doppio rispetto al Centro e al Nord. Secondo l’Istat, nel terzo trimestre del 2019, a livello regionale, i dati hanno evidenziato come le donne in Campania, Sicilia e Calabria, siano quelle meno occupate del Paese, rispettivamente con un tasso di 21,9%, 20,7% e 20,2%. Dall’altra parte troviamo invece la Provincia Autonoma di Bolzano, quella con il minor tasso di disoccupazione nel paese, solo il 2,9%. La disparità di genere nella Provincia Autonoma di Bolzano è solo dello 0,4%, in Campania del 5,6%.

Disoccupazione femminile e maschile in Campania, Sicilia, Calabria e nella Provincia Autonoma di Bolzano nel terzo trimestre del 2019 (Elaborazione dati Istat)

Siamo ancora lontani dall’obiettivo dell’occupazione dell’Unione Europea: sempre a livello regionale, secondo i dati dell’Eurostat del 2018, a fare meglio la Provincia Autonoma di Bolzano con il 79% degli occupati (prima la provincia dell’Island in Islanda con l’86.5% nella fascia di età 20-64 anni), davanti a quella dell’Emilia-Romagna che nell’anno citato ha raggiunto il 74.4%. Dati incoraggianti, se non fosse che il tasso di occupazione nazionale è pari al 61,51%, lontano dai numeri di Bolzano ed Emilia-Romagna.

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Maria Michela D’Alessandro