RadioSapienza

Il Futuro Ascoltalo QUI. La radio ufficiale della Sapienza

Un libro in 5 minuti (più o meno) – Mercoledì 26 maggio

Madame Bovary

Appena uscito, nel 1857, il romanzo fu attaccato dai pubblici inquirenti del Secondo Impero per immoralità e oscenità. Il processo a Flaubert rese la storia immensamente famosa. La prima tiratura di 6750 copie ebbe immediato successo per l’epoca: fu esaurita in due mesi. Considerato uno dei primi esempi di romanzo realista, l’autore fa uno spietato ritratto del microcosmo di provincia, popolato da piccoli uomini che perseguono solo il proprio utile individuale. Con Madame Bovary, Flaubert dissacra l’ideale dell’eroina romantica, che viene trasformata in una comune e mediocre donna di provincia, persa dietro sogni illusori e irrealizzabili. La malattia che da lei prenderà il nome è appunto quella del “bovarismo”, la condizione di insoddisfazione psicologia e sociale per la propria esistenza che si traduce in noia, indolenza, fuga in mondi immaginari dove vivere una vita colma di tutte le proprie ambizioni represse. Esistono diversi film su Madame Bovary. Il primo risale al 1949 diretto da Vincente Minnelli. I peccati di Madame Bovary è del 1969, diretto da Hans Schott-Schöbinger. Del 2014 invece la versione più recente diretta da Sophie Barthes.

Gustave FLAUBERT

(Rouen12 dicembre 1821 – Croisset8 maggio 1880Padre del naturalismo nella letteratura francese, la sua miglior fama la deve al romanzo “Madame Bovary e all’accusa di immoralità che questa opera gli procurò; tuttavia Flaubert viene ricordato in ambito letterario anche per altre opere importanti quali “L’educazione sentimentale e “Salammbô, dove emerge la sua passione per lo stile e l’estetica. Nei suoi libri i caratteri del Naturalismo si rivelano soprattutto nell’attenzione dedicata alla banalità della vita quotidiana e ai piccoli fatti insignificanti descritti con un linguaggio analitico e preciso, frutto di numerose, faticose e sofferte rielaborazioni.