Pubblichiamo di seguito una raccolta di articoli realizzati da Michele Anselmi per Cinemonitor in occasione della 78esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.
Arriva al Lido anche Mattarella per l’apertura con Pedro. Maretta sulle prenotazioni Boxol
“Welcome Venice” di Segre. Le “moeche”, il turismo e quella dura sfida tra fratelli
Il franchismo, due mamme e il caso. Pedro fa centro. Huppert: promesse da sindaca
Con “È stata la mano di Dio” Sorrentino non sorrentineggia e fa un film molto bello
Solo Schrader poteva tenere insieme poker e Abu Ghraib. Campion fa un cupo western
Ancora Lady D? “Spencer” trova un bel punto di vista. “The Lost Daughter” delude
“Dune” tra misure speciali, pure telefoni imbustati. Il kolossal dal 16 nelle sale
Frammartino dentro il buco per parlare (forse) del boom. Labate racconta uno stupro
Il bis di Penélope: perfetta in “Competencia Oficial”. Da Soho uno strano horror
Che incubo era seguire la Mostra per i giornali di carta (i ricordi di uno del ramo)
Il solito pranzo di famiglia con gioco al massacro. Ma Bispuri varia sul tema
Balzac e le radici consumiste: gran bel film di Giannoli. Tim Roth si scotta ad Acapulco
Aborto nella Francia 1963: il calvario d’una ragazza. Convince a metà “La caja”
“Old Henry”, finalmente un western in cui si spara. I “buu” contro l’ucraino
Scarpetta e la sua famiglia molto allargata: Martone fa centro col suo nuovo film
1938: le atrocità comuniste come un graphic novel distopico. Jamie meritava di meglio
Con “Freaks Out” i Fantastici 4 fanno un po’ i neorealisti. Il kolossal antinazista di Mainetti
1983: in morte di uno studente polacco ucciso da comunisti. Da Parigi la storia di uno stupro
Metafora! I fratelli D’Innocenzo esagerano con “America Latina”. Il deragliamento di un dentista
Solo i francesi sanno fare bei film su lavoro: da Brizé l’ottimo “Un autre monde”
“The Last Duel”, uno stupro medievale per Ridley Scott con una punta di “Rashomon”
Si chiude con “Il bambino nascosto” di Andò (dal suo romanzo). Il pianista e il ragazzino camorrista
Il Leone d’oro a “L’événement” tosto film sull’aborto. L’Italia ride con Sorrentino e “Il buco”
Sorrentino meritava il Leone? Forse, ma resta che lo vinciamo soltanto con presidenti italiani