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“L’edificio alato”: un convegno celebra i 90 anni del Palazzo dell’Aeronautica

Il 27/10/2021 è certamente una giornata da ricordare per la Sapienza e non solo. In questo fatidico giorno l’università ha avuto l’onore di ospitare il Convegno studi l’edificio alato, evento esclusivo  per la celebrazione del 90° anniversario del palazzo dell’aeronautica. L’evento si è svolto presso la magnifica aula magna del rettorato nella città universitaria .La Rettrice Antonella Polimeni ha inaugurato l’evento con i saluti istituzionali seguita da Alberto Rosso capo di stato maggiore dell’aeronautica.

Tra i relatori erano presenti: Orazio Carpezano, Giorgio Ciucci , Alessandra Muntoni , Lucina Caravaggi , Daniela Esposito , Laura Liberatore , Mariella Nuzzo, Giancarlo Gambardella ai quali è stata anche data una medaglia commemorativa dell’evento.  Il tutto  è stato moderato dal Generale ispettore capo Basilio Di Martino.

Il protagonista però è stato il grande edificio dell’aeronautica con una superficie di circa 8000 metri quadri, linee larghe e l’interno con grandi sale è oggi sede istituzionale dell’Aeronautica Militare, e ubicato in Roma nelle immediate vicinanze della Stazione Termini , in prossimità dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

Voluto da Italo Balbo, allora ministro dell’Aeronautica, il quale, per la progettazione, si rivolse ad un architetto di soli 28 anni, Roberto Marino; i lavori furono ultimati in due anni ed il palazzo è ritenuto il primo in Italia ad essere costruito interamente in cemento armato . Il palazzo è simbolo di modernità , efficienza, tecnologia.  Esso rappresenta in pieno l’ideologia militare e per questo è orgoglio d’Italia . Pareti lisce, geometrie elementari , struttura funzionale e simmetrica . Il sistema di distribuzione subisce sofisticazione in base al tipo di ambiente da raggiungere. Questo edificio è testimone inequivocabile della bellezza e  dimostra che anche l’architettura può essere arte. L’entità della sua struttura è stata fortemente influenzata anche dal contesto storico in cui nasce, dal fascismo e dal futurismo. Molti elementi presenti fuori e dentro al palazzo sono ispirati al modello di aereo S55 Il Savoia-Marchetti S.55  che fu un idrobombardiere/aerosilurante bimotore prodotto dall’azienda italiana Savoia-Marchetti dagli anni venti e protagonista di celebri trasvolate oceaniche, divenne uno dei simboli dell’aeronautica militare e del progresso tecnologico italiano nei primi anni del regime fascista.

Il palazzo nelle sue strutture  rispecchia una nuova plasticità, contro la staticità vibrante e dinamica , ha subito varie trasformazioni nel tempo ed interventi di restauro e recupero  delle opere. Tra le più importanti se non la più importante è Celeste metallico aeroplano di Giacomo Balla(noto esponente futurista) , olio su compensato esposto all’interno dell’edificio.

Per saperne di più:

http://Palazzo Aeronautica: l’edificio alato nel suo 90° anniversariohttp://www.aeronautica.difesa.it

In occasione del 90° anniversario del Palazzo dell’Aeronautica Militare, siamo andati nell’Aula Magna del Rettorato della Sapienza per seguire il convegno studi “L’edificio alato – il Palazzo dell’Aeronautica nel suo 90° anniversario”.
Tra i tanti professori che sono intervenuti per raccontare la storia della struttura e la sua composizione, anche il Preside della Facoltà di Architettura della Sapienza, Orazio Carpenzano, e la professoressa Lucina Caravaggi, docente di Architettura del Paesaggio.
Ecco i loro commenti ai microfoni di RadioSapienza.


Interviste a cura di Camilla Cavalli