Venerdì 17 dicembre 2021. Si è tenuto nella mattinata di oggi il webinar intitolato “Policies and Actions in Gender Equality Comparing universities’ experiencies”, evento organizzato dall’Area per l’Internazionalizzazione in collaborazione con i parter Civis, l’Alleanza delle Università Civiche Europee. Il focus principale dell’evento è stata l’analisi sulla questione dell’uguaglianza di genere nelle sue diverse declinazioni, con particolare riferimento ai contesti accademici nazionali ed europei.
A dirigere l’incontro è stato Luciano Saso, Prorettore alle Reti Universitarie Europee, il quale ha introdotto ospiti quali Mariella Nocenzi, professore aggregato presso l’Università La Sapienza, Isabelle Régner, responsabile del Centro di Scienze Sociali presso l’Università di Aix-Marseille, e Marcella Corsi, professore ordinario presso La sapienza e presidente del progetto Minerva.
Ad aprire il sipario sono state le parole del Parlamento Europeo: “In uno scenario di uguaglianza di genere, donne e uomini sono previsti a partecipare proporzionalmente alla loro parte della popolazione. In molte aree, tuttavia, le donne partecipano meno di quanto dovrebbe essere previsto in base alla distribuzione dei sessi nella popolazione, mentre gli uomini partecipano più del previsto”.
Per ovviare a questa diseguaglianza partecipativa, la Commissione europea ha considerato un Gender Equality Plan come un insieme di azioni volte a: condurre valutazioni d’impatto/audit di procedure e pratiche per identificare i pregiudizi di genere, identificare e implementare strategie innovative per correggere eventuali pregiudizi, definire degli obiettivi e monitorare i progressi tramite indicatori.
L’Università di Aix-Marseille ha presentato il proprio Gender Equality Plan al ministro francese ad Aprile 2021, componendolo di 5 assi principali, 51 azioni concrete e diversi indicatori per monitorare i progressi. I punti principali riguardano una governance per la parità di genere, equilibrio tra lavoro e vita privata, valutazioni ed analisi volte ad eliminare il divario retributivo di genere, misure contro le violenze di genere e le molestie sessuali, uguaglianza di genere nelle assunzioni e progressioni di carriera.
In riguardo all’ambito accademico, l’Università La Sapienza ha istituto il Comitato tecnico-scientifico sulla Diversità e l’Inclusione, composto da docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo, il quale opera per favorire i processi di inclusione e contrastare ogni forma di discriminazione, diretta o indiretta, all’interno dell’Ateneo. Finalità e attività del CTS sono coordinate con gli altri organi dell’Ateneo operanti in ambiti analoghi come il Comitato Unico di Garanzia, la Consigliera di Fiducia, il Comitato tecnico-scientifico per la Sostenibilità per realizzare piani strategici ed iniziative volte a valorizzare le potenzialità dei singoli individui, a sostenere parità ed integrazione, a promuovere la collaborazione e la creazione di nuovi network, sia interni che esterni, per favorire politiche per l’inclusione.
“Una buona università è come una piccola utopia – è un modello in miniatura di come l’intera società potrebbe apparire”.
Noi dobbiamo prima capire il problema al fine di risolverlo. Bisogna quindi sensibilizzare le persone verso le questioni di genere e sviluppare programmi da promuovere in questa direzione. Iconiche sono le parole di chiusura del discorso di Marcella Corsi: “ dobbiamo combattere per la democrazia ad ogni livello”.