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Grazia Deledda, un Nobel dimenticato

Oggi 8 Marzo 2022, in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, si è tenuto alle ore 9:45 presso l’Aula magna del Rettorato dell’Università La Sapienza di Roma  un incontro incentrato sulla figura di Grazia Deledda.

Nata a Nuoro il 28 settembre 1871, grazie al suo capolavoro “Canne al vento”, è l’unica scrittrice italiana ad aver vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 1926, come ha ricordato la rettrice Antonella Polimeni.

L’incontro viene coordinato da Beatrice Alfonzetti, professoressa di Letteratura Italiana presso l’Università “La Sapienza”, che ha introdotto i vari interventi:

  • L’attrice Anna Bonaiuto che si dedica alla lettura del romanzo-autobiografico “Cosima”, avvicinando gli ascoltatori ai sogni della scrittrice, alle sue umiliazioni, ai suoi fallimenti letterari ed ai primi successi, raccontando anche il mondo degli anni della sua infanzia e della prima giovinezza;

  • Francesca Brezzi, presidente dell’Osservatorio interuniversitario di genere, parità e pari opportunità (Gio), che ha introdotto gli obiettivi dell’Osservatorio: sviluppare e diffondere la ricerca su pari opportunità, riuscire a istituzionalizzare gli studi di genere;

  • La sociologa Marisa Ferrari Occhionero, che cerca di cogliere gli aspetti sociologici della vita romana di Deledda, soffermandosi sul significato che ha avuto sul suo vissuto il trasferimento a Roma;

  • Silvia Tatti, professoressa di Letteratura Italiana presso l’Università “La Sapienza” che si concentra sulla difficoltà che le donne incontravano nell’ottenere pari opportunità; 

  • Monica Cristina Storini, professoressa di Letteratura Italiana presso l’Università “La Sapienza” che è intervenuta parlando della trasversalità che incominciava ad ottenere la figura della donna.

Intervista a Anna Bonaiuto

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