RadioSapienza

Il Futuro Ascoltalo QUI. La radio ufficiale della Sapienza

“Salviamo questa terra bellissima”. Dialogo con Federico Zampaglione sulla sostenibilità e sull’importanza della meraviglia

Roma, 14 marzo 2022Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino, e Livio de Santoli, prorettore alla Sostenibilità e docente presso il Dipartimento di Ingegneria Astronautica, Elettrica ed Energetica dell’Università “Sapienza” di Roma, hanno dialogato in occasione dell’incontro svoltosi presso l’Aula magna del Rettorato. L’appuntamento è stato introdotto dalla Magnifica Rettrice Antonella Polimeni.

Il PNRR  Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è un documento che il governo italiano ha progettato per illustrare alla Commissione europea come intende investire i fondi che arriveranno nell’ambito del programma Next Generation EU. Tale piano è stato realizzato seguendo le linee guida emanate dalla Commissione europea e si articola su tre assi principali: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Le riforme collegate sono finalizzate all’attuazione del piano e alla modernizzazione del paese. Il principio cardine del PNRR è quello del “Do Not Significant Harm”, ovvero di non arrecare danno significativo all’ambiente. Affinché si assista a una corretta informazione a questo proposito è necessario utilizzare tutti gli strumenti disponibili, tra cui la musica; proprio in questo senso la musica funge da amplificatore per giungere al cospetto di più persone possibili. Il suo potere informativo-conoscitivo ha raggiunto l’apice negli anni ’70 con molti artisti che hanno compiuto attivismo politico e sociale, come Peter Sinfield, che compose per i King Crimson brani visionari come 21st Century Schizoid Man ed Epitaph.

Federico Zampaglione ha sempre confidato nella musica per diffondere informazioni su importanti questioni sociali; la canzone Questa terra bellissima ha visto la collaborazione di suo padre Domenico e di Alan Clark, membro della rock band Dire Straits. Il video è stato concepito come un cartone animato, carico di metafore significative; due sono i protagonisti: Cappuccetto Rosso e il lupo. Un tempo, nelle favole, la prima temeva quest’ultimo, personaggio archetipo della paura, ma i tempi sono cambiati e le minacce sono altre, che non riguardano gli animali, ma l’uomo, che sfrutta e tratta male l’ambiente, disinteressandone.

Il ‘900 ci ha lasciato in eredità la superspecializzazione in ogni ambito, che oggi deve essere necessariamente superata, in quanto il futuro è basato sul confluire di elementi diversi; proprio questa contaminazione tra fattori differenti costituisce un altro aspetto importante della musica. Blues, folk, country, tutti generi nei quali Federico Zampaglione si è cimentato arricchendo la sua proposta musicale e non solo. Il tema delle passioni è al centro della sua produzione e può essere ricondotto alla sostenibilità in quanto energia che muove l’individuo e che viene trasmessa all’altro. Esibendosi nei suoi brani più celebri, il cantautore ha spiegato, attraverso brevi excursus, il legame tra le sue parole e la tematiche relative all’energia, tratteggiando, inoltre, il percorso che la musica ha compiuto nel corso del tempo fino ad oggi, epoca in cui essa costituisce uno strumento di evasione salvifico in un mondo dominato da un’informatizzazione radicale, a causa della quale è sempre più difficile distinguere il senso vero delle cose. Oggi l’individuo tende a rifugiarsi in se stesso, la musica offre un riparo alternativo che permette di disintossicarsi da questo atteggiamento. «È importante ricercare degli spazi non inquinati, come libri, canzoni o film, per evitare di cadere in un inquinamento psicologico, che è altro da quello ambientale, ma pur sempre pericoloso» – ha affermato Zampaglione.

 

Il ruolo dell’arte oggi è profondamente mutato e legato alla competizione, ma anche a scopi di lucro, divenendo puro intrattenimento. I temi trattati attualmente sono leggeri, si cerca di scongiurare possibili conseguenze negative che andrebbero a incidere sull’immagine dell’artista; tutto questo porta a una superficializzazione della musica. «Ciò che serve è il coraggio di concentrarsi su temi importanti, altrimenti si incorre nel rischio di imbattersi in canzonette balneari, perdendo di vista la vera funzione della musica». Non bisogna, quindi, tradire il senso profondo dell’arte. Livio de Santoli ha ricordato come proprio questo principio si trovi alla base della tematica dell’energia: anche occupandosi di quest’ultima è necessario credere nella condivisione; le fonti rinnovabili non possono essere di proprietà di qualcuno a discapito di qualcun altro. Non è mancata la critica alla società attuale che ha messo gli interessi dei lavoratori dello spettacolo in secondo piano durante la pandemia.

In questa reificazione di sentimenti, persone, speranze e progetti di vita, si perde la verità. È necessario riconquistare la meraviglia verso ciò che ci circonda e la capacità di osservare e ricercare.  «Prendere contatto con le cose autentiche è un modo per riavvicinarci alla nostra umanità, in una spinta verso l’Umanesimo e, di conseguenza, verso la democrazia, che di questo Umanesimo è l’edificio politico» – ha concluso Domenico Zampaglione.

Il video della canzone Questa terra bellissima è disponibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=joo8fDfSDnY