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Ritorna domani con nuove opere la mostra “Ghe Gaia Terra. Riflessioni sul rapporto tra Uomo e Ambiente”

Da domani 22 Aprile fino al 22 Maggio 2022 sarà disponibile al Museo delle Mura, a Roma, la mostra di arte contemporanea “Ghe Gaia Terra. Riflessioni sul rapporto tra Uomo e Ambiente”.

E non è un caso se la data di inizio dell’evento coincide proprio con la Earth Day (giornata della Terra), e cioè la più grande manifestazione ambientale del pianeta e l’unico momento in cui i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia.

Questo progetto espositivo, riproposto grazie al successo ottenuto lo scorso anno, torna con nuove opere che riflettono il desiderio di costruire un nuovo rapporto tra uomo e natura.

Come scriveva Coleridge infatti “L’arte, collettivamente pittura, scultura, architettura e musica, è la mediatrice e riconciliatrice di natura e uomo. È il potere di umanizzare la natura, di infondere i pensieri e le passioni dell’uomo in tutto ciò che è l’oggetto della sua contemplazione”. L’arte riesce perciò a raccontare quello che le parole non riescono a dire, attuando un linguaggio diverso ma comunque immediato.

È da qui che parte l’intenzione della mostra, e cioè esprimere grido di dolore e aiuto da parte della nostra amata, ma troppo spesso maltrattata, Terra. Volere bene alla natura infatti, difendere il mondo in cui viviamo, significa oggi assumersi la responsabilità di qualsiasi scelta, di qualsiasi politica che possa ferire l’ambiente. Riuscire a fare passi avanti nel rafforzamento di nuove consapevolezze condivise significa, appunto, mostrare la bellezza della Natura, ma, anche, denunciarne gli abusi, stimolare la ricerca, creare dibattito e informazione sui temi ambientali, richiamando l’attenzione sulla necessità della tutela della natura e della nostra stessa umanità.

Alla genesi dell’arte troviamo un legame profondo tra uomo e natura che all’inizio si esprime attraverso un segno elementare, il graffito, che poi si evolverà in qualcosa di più complesso e con notevole capacità comunicativa, l’immagine.

La scelta di intervenire nel dibattito di sensibilizzazione sui temi dell’inquinamento deriva dalla convinzione che un’azione artistica possa contribuire ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza di questa emergenza, da affrontare a livello di una presa di coscienza globale. Muovendo dalla riflessione artistica si arriva ad indagare una dimensione concreta che si illumina di aspetti antropologici, come realtà dell’uomo in quanto tale, come fatto che riguarda tutti.

L’obiettivo di questa mostra è infatti quello di avvalersi dell’arte come mezzo per lanciare messaggi aventi ad oggetto tematiche ambientali, ed in particolare il rapporto uomo-natura. E se per Turner, probabilmente, era soltanto una rappresentazione della realtà visiva, non conoscendo assolutamente il punto in cui saremmo arrivati, gli artisti di oggi, al contrario, producono con desiderio di denuncia, per manifestare a difesa di un ambiente troppo a lungo violato.

E non è neanche questo un caso se il simbolo dell’esposizione è il tardigrado, un orso d’acqua capace di resistere a temperature estreme, esposizioni alle radiazioni e anche al vuoto nello spazio. L’animale più resiliente della Terra.

L’inaugurazione della mostra si terrà domani 22 Aprile alle ore 17:00 con chiusura alle ore 20:00. L’ingresso è libero. Consentito nel rispetto della vigente normativa sulle misure di contrasto e contenimento del Covid-19.

 

L’orario solito di apertura alla mostra è dalle ore 9.00 alle ore 14.00 dal martedì alla domenica. Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura.

 

Luogo: Museo delle Mura – Via di Porta San Sebastiano, 18 – 00179 Roma

 

Sito web  www.antoniettacampilongo.itwww.museodellemuraroma.it