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“Uno spettacolo per coniugare il futuro imperfetto”. Una commedia sui Big Data.

Il 17 maggio 2022 presso l’Aula magna del Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale “Antonio Ruberti” (Diag) in via Ariosto 25, ha avuto luogo il secondo appuntamento della serie di seminari “Plus ultra Big Data @DIAG”, organizzato da Marco Sciandrone, Laura Palagi e Veronica Piccialli.

Il ciclo di seminari, a cadenza mensile, si ripropone di affrontare il complesso tema dei Big Data e del loro uso oltre l’aspetto puramente tecnico mettendo insieme punti di vista differenti e differenziati.

Come ospite speciale, per questa seconda giornata, c’è stata Laura Curino, direttrice artistica del Teatro Giacosa di Ivrea e docente di scrittura teatrale presso l’Università Cattolica di Milano, che presenta questo secondo incontro intitolandolo “Uno spettacolo per coniugare il futuro imperfetto”.
L’attrice ha ideato uno spettacolo sui big data dal titolo “Big Data b&b” proprio perché, come dichiara lei: “non ne capisco proprio niente”. Infatti, come da lei detto ” Quando scrivo i miei testi, sono curiosa, metto il naso dove non dovrei”.
É stato il Politecnico di Milano a darle questa commissione: scrivere di matematica, di Big Data.

Non riusciva a capire dove ambientare tutto questo, come collocare una storia e un tema così complesso, poi, durante un soggiorno a Genova, le viene un’idea: la commedia viene ambientata in un bed & breakfast di ritrovo, in cui, una signora ormai stanca della stessa clientela, inizia a comprare diversi appartamenti per far avvicinare degli studenti di un campus lì vicino, ma a sua sorpresa inizia ad ospitare i professori i quali, insieme, non riescono a starci, se non per litigarci. Al suo fianco c’è Fabrizia, la figlia di una sua amica, tutto il contrario di lei. Fabrizia è veloce, fresca, dietro il computer, fa in modo che nessun professore si incontri e scontri per strada. La signora ha un carattere forte, difficile e spesso si trova a confrontarsi con Fabrizia, soprattutto sulla tecnologia odierna, iniziando ad avere dialoghi per capire cosa siano pixel, megabite e big data.

In un dialogo, ad un certo punto, la signora si rende conto che tutto ciò che ci circonda son dati: da quando da piccola le chiedevano i dati anagrafici fino al giorno d’oggi, in cui ci sono tanti dati, ma tutti elettronici, i quali li descrive come “milioni di acciughe nel mare”.

Con questo spettacolo pieno di metafore, al termine dell’incontro, ci ricorda una cosa fondamentale per portare avanti queste scoperte e ricerche: bisogna sostenere la comunicazione tra le varie materie, per far sì che molti cervelli facciano bene e, anzi, meglio, insieme.