Come si fa a danzare su Drumming di Steve Reich?
La risposta è nella coreografia di Anne Teresa De Keersmaeker che è stata interpretata a Roma il 13 e 14 settembre 2022 all’Auditorium Parco della Musica in occasione del Roma Europa Festival dall’ensemble di musica contemporanea Ictus, che dal 1994 condivide i locali della scuola di ballo P.A.R.T.S, della compagnia Rosas (guidata proprio dall’autrice della coreografia in scena, Anne Teresa De Keersmaeker) con la quale ha collaborato a ben quindici produzioni.
Steve Reich, uno dei padri del minimalismo e della musica contemporanea (oltre che precursore della musica elettronica), compone Drumming tra il 1970 e il 1971 (anche se la registrazione più famosa è probabilmente quella del 1987), dopo una breve visita in Ghana. L’opera, divisa in 4 movimenti, nel pieno stile di Reich si basa su un continuo sfasamento di più linee armoniche che da unitarie e sincrone diventano via via più varie e asincrone, fino a creare un muro di suono. Se in Piano Phase del 1967 il protagonista è il piano, in Drumming invece a fare da padroni sono le percussioni, ma non solo: in alcuni momenti della pièce infatti ci sono anche fiati e voci umane usate come se fossero anch’esse percussioni, immergendosi nel ritmo dei bongo, dei glockenspiel e dei marimba, diventando tutt’uno con questi.
Come si danza un’opera così complessa e basata sullo sfasamento, sulla complessità e il continuo aumento di linee melodiche intrecciate tra loro? La coreografia di Anne Teresa De Keersmaeker, creata nel 1998, accompagna la complessità sonora attraverso una simile complessità coreografica, in cui ad ogni frase di movimento viene accompagnata una infinita serie di variazioni, interpretando movimenti in maniera sempre diversa, giocando sulla continua entrata e uscita di scena da parte dei numerosi ballerini, alternando momenti in cui quasi sembrano muoversi al rallentatore a furiose corse in tondo a creare cerchi immaginari e apparenti scontri frontali in cui non si colpiscono mai.
L’esibizione del 14 settembre 2022, interpretata dai ballerini Lav Crncevic, José Paulo dos Santos, Léa Dubois, Rafa Galdino, Frank Gizycki, Tessa Hall, Thomas Higginson, Mariana Miranda, Laura Maria Poletti, Margarida Ramalhete, Cintia Sebok, Jacob Storer, Mamadou Wagué, e i musicisti dell’ensemble Ictus, diretti da Gerrit Nulens e che comprende i percussionisti Alexis Bourdon, Géry Cambier, Anita Cappuccinelli, Tom De Cock, Ruben Martinez Orio, Gerrit Nulens, Louis Preudhomme, Jessica Ryckewaert, Frank Van Eycken, il flauto di Chryssi Dimitriou e le voci di Soetkin Elbers e Maris Pajuste, è un’ora di musica e danza intensa e sorprendente, che fa della ripetizione e della continua rielaborazione la sua firma, in un’opera ipnotica ed emozionante.
Alla fine dell’esibizione gli applausi della cavea dell’Auditorium Parco della Musica sono stati travolgenti, tanto che gli interpreti sono tornati sul palco per ringraziare il pubblico per ben tre volte. Un’esibizione, tra le prime di questa edizione del Roma Europa Festival, ma che promette sicuramente una grande stagione di musica, danza e spettacolo.
Da sottolineare inoltre l’opportunità offerta dalla Lazio Youth Card, che ha messo 50 coupon omaggio disponibili per giovani under 30 residenti nella regione Lazio per l’esibizione del 13 e 14 settembre 2022, strumento importante per dare la possibilità anche ai più giovani di entrare in contatto con forme artistiche diverse, d’avanguardia e meno conosciute a livello dei media mainstream, ma che possono ritagliarsi spazio e creare nuovi giovani appassionati.