Venerdì 11 novembre al Centro Congressi di Ateneo in Via Salaria 113 si è svolto il convegno finale del progetto FEELING dedicato alla formazione degli operatori sulle problematiche dei minori stranieri LGBTQI+.
L’evento ha preso il via con i saluti istituzionali, tra gli altri, del Professore Alberto Marinelli, direttore del Dipartimento Coris (Comunicazione e Ricerca sociale) della Sapienza. Il professore ha evidenziato come l’Ateneo stia svolgendo un ruolo attivo nel contrasto ad ogni genere di discriminazione grazie anche a progetti rivolti a tutta la comunità universitaria.
Nella prima parte del convegno si è parlato delle istituzioni protagoniste del progetto così come delle esperienze che lo hanno caratterizzato. In particolare Vincenza Fichera, consigliera del CNOAS(Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali), ha sottolineato l’impegno degli assistenti sociali ad acquisire competenze necessarie al riconoscimento delle discriminazioni multiple.
Nella seconda parte si sono presentati gli strumenti e le pratiche di contrasto alle invisibilità e alle discriminazioni. Dapprima Alessandro Taurino e Claudio Cappotto dell’Università degli Studi di Bari si sono concentrati sull’impegno degli operatori nel guardare al benessere dei soggetti coinvolti (i minori e, in casi specifici, le loro famiglie) e sulle storie che sono emerse durante tutto l’arco del progetto.
Successivamente Raffaele Lombardi professore del Dipartimento CoRIS – Sapienza ha illustrato la sezione “Toolkit” del sito della piattaforma FEELING in cui sono raccolte le esperienze dei professionisti e gli approfondimenti sul tema, sintetizzando così un anno e mezzo di lavoro su questo progetto.
Infine Gaia Peruzzi professoressa del Dipartimento CoRIS – Sapienza ha messo in luce l’importanza per i professionisti della comunicazione di dotarsi di competenze sociolinguistiche necessarie a comprendere il fenomeno della discriminazione multipla.
Le conclusioni del convegno sono state affidate al professor Fabio Lucidi del Comitato tecnico scientifico per la diversità e l’inclusione della Sapienza che ha auspicato di poter realizzare sempre più progetti ed eventi simili in futuro.