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Stato di attuazione del PNRR: il convegno di Avasim e Mamaseeds per fare il punto della situazione

Rilanciare l’economia dell’Unione Europea dopo il tracollo economico causato dalla pandemia di Covid. E’ questo l’obbiettivo dei fondi del Next generation Eu, ovvero lo strumento di rilancio economico pensato e lanciato dall’Unione Europea per far ripartire gli Stati membri dopo il tracollo economico causato dalla pandemia di Covid. Il programma con cui il governo italiano gestisce i fondi che sono stati destinati all’Italia ha il nome di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (conosciuto anche come PNRR). Il progetto europeo è però a lungo termine: tutto è regolato da un calendario di scadenze da rispettare, con tempi serrati che hanno una cadenze trimestrali, fino al 2026. In tutto, il piano prevede 358 misure e submisure, con 66 riforme e 292 investimenti.

Ma qual è l’attuale stato di attuazione dei fondi del PNRR? Con l’obiettivo di verificare la coerenza degli obiettivi previsti dal Piano con le stringenti direttive europee Avasim e Mamaseeds hanno organizzato per giovedì 18 Maggio, dalle ore 15 alle 18, a Roma, presso la Biblioteca Casanatense, un convegno sullo stato di attuazione del PNRR, che si propone di fare il punto su alcune questioni critiche in merito allo stato di attuazione, affrontando temi di particolare rilievo per le pubbliche amministrazioni, gli operatori economici e del diritto. 

Come hanno segnalato le due associazioni, il PNRR costituisce la sfida principale per il rilancio del sistema-Paese sia dal punto di vista economico sia da quello socio-culturale. Dunque una corretta gestione delle risorse stanziate infatti consentirebbe all’Italia di consolidare il proprio ruolo strategico all’interno dello scenario internazionale.


Tra gli obbiettivi dell’incontro di giovedì c’è anche quello di sensibilizzare la collettività verso una responsabilizzazione nella corretta gestione dei fondi del PNRR da parte di ogni categoria sociale ed economica coinvolta. Un esercizio di dovere civico finalizzato a migliorare la qualità della vita della collettività nonché il sistema produttivo nazionale nell’interesse delle generazioni future.

Entrando nel dettaglio del Piano di Ripresa e Resilienza, a giocare però a sfavore della sua attuazione è certamente il tempo. Secondo quanto segnalato dalle associazioni Avasim e Mamaseeds, tra i prossimi traguardi da raggiungere per l’Italia, il Piano prevede il l’attuazione di 27 obbiettivi complessivi entro il 30 giugno 2023 e di 69 entro la fine di dicembre 2023, con molti target da realizzare soprattutto nel quarto trimestre per un importo complessivo di risorse pari a 34 miliardi di Euro, di cui 16 miliardi di Euro nel primo semestre e 18 miliardi di Euro nel secondo. Come però ha segnalato la Corte dei Conti nell’ultima relazione del 28 marzo 2023, oltre la metà delle misure interessate dai flussi mostra ritardi ed è ancora in una fase iniziale dei progetti. 

“Per raggiungere gli obiettivi del PNRR è necessaria una vera e propria unità di intenti. Come noto, il PNRR rappresenta una grande opportunità per riaffermare il ruolo strategico dell’Italia all’interno dello scacchiere internazionale. Infatti, una corretta gestione delle risorse del piano potrebbe rafforzare il nostro sistema economico-industriale per garantire una maggiore competitività in linea con le nuove sfide della globalizzazione. A tal fine è necessario semplificare e alleggerire la burocrazia dell’apparato amministrativo. Di vitale importanza risultano essere le missioni di sviluppo sostenibile e transizione digitale. Sempre nell’ambito del PNRR si evidenzia che – come suggerisce la V Commissione permanente della Camera dei Deputati – il partenariato pubblico-privato può rappresentare un efficace strumento per la realizzazione di opere e servizi di qualità. Sul tema della semplificazione, poi, si ricorda: la disciplina acceleratoria sul contenzioso amministrativo introdotta ai sensi del co. 4 dell’art. 48 del D.L. n. 77/2021 nonché la drastica riduzione dei tempi per le procedure autorizzatorie per attrarre i grandi investitori nazionali e internazionali.” A segnalarlo è stato l’avvocato Riccardo Segamonti, membro del Comitato Giuridico di Avasim – Mamaseeds, che interverrà al convegno in veste di relatore sul tema “Il Partenariato Pubblico-Privato e transizione digitale nel PNRR”.


“Io credo che il PNRR costituisca una formidabile opportunità per il nostro Paese, ma è un’opportunità il cui sfruttamento richiede una vera e propria svolta culturale – ha proseguito ancora Segamonti -. Cogliere le sfide di crescita offerte dal PNRR significherebbe avere la possibilità di superare alcuni problemi endemici che riguardano il funzionamento dell’amministrazione e favorire tra le altre cose una semplificazione del labirinto giuridico in cui si muovono le nostre imprese nella loro quotidianità. In conclusione, utile potrebbe essere negoziare le modifiche necessarie al Piano e soprattutto trovare delle solide soluzioni come ad esempio quella del diretto coinvolgimento dei privati per la realizzazione di interventi con il credito d’imposta perché senza soluzioni di questo tipo le risorse a disposizione potrebbero non essere tutte investite e una importante occasione di crescita per il futuro andrebbe irrimediabilmente sprecata.”.

Prima di concludere l’avvocato Segamonti ha posto una riflessione sul progetto ideato dal Consorzio Avasim – Mamaseeds, per la Valorizzazione delle Antiche Sementi Italiane e del Mediterraneo, volto alla conservazione del patrimonio genetico degli antichi semi e della biodiversità agricola per le generazioni future. “Ciò posto il progetto ideato dal Consorzio Avasim volto alla conservazione del patrimonio genetico degli “antichi semi”, che senza alcun dubbio soddisfa tutti i criteri previsti dal PNRR, si pone in linea con finalità di cui all’art. 41 della Carta Costituzionale, il quale sancisce, a seguito della recente riforma, un necessario connubio tra l’iniziativa economica e la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle generazioni future”, ha concluso l’Avvocato Segamonti.