RadioSapienza e Cinemonitor alla Festa di Roma con Alice nella Città
Chi troppo vuole nulla stringe
Durante la serata di lunedì 23 ottobre, presso l’Auditorium Parco della Musica, si è svolta la première dell’ultima opera firmata Paolo Genovese, la miniserie I Leoni di Sicilia. Tratta dall’omonimo libro, che fa parte di una saga di romanzi scritti da Stefania Auci pubblicati nel 2019, verrà messa in onda dal 25 ottobre sulla piattaforma streaming Disney+.
È così che Paolo Genovese decide di rendere la storia della famiglia Florio, protagonista della storia, il simbolo della lotta tra classi nell’800, dell’immigrazione a Palermo come punto di speranza e fortuna per la popolazione del sud Italia ma, soprattutto, di dinamiche “vecchie come il mondo” riguardanti la famiglia.
Tutto ciò viene catturato da una fotografia impeccabile, sicuramente agevolata da paesaggi siciliani mozzafiato e una Palermo agli albori del suo splendore. Per il momento, nel primo e terzo episodio trasmessi si percepiscono sentimenti come rivalsa e passione. Ma ad essere messo in evidenza è senza dubbio il tema dell’amore e del matrimonio: due realtà che non sempre coincidono, a causa, in questo caso, della smania di potere e ricchezza. La serie si preannuncia passionale e avvincente, piena di conquiste ma anche di perdite e di sofferenze.
Complici di tutto questo un cast stellare tra i quali possiamo ricordare Miriam Leone, Michele Riondino, Eduardo Scarpetta, Vinicio Marchioni e tanti altri.
La trepidazione per questa serie sembra essere alle stelle, quindi non ci resta che attendere la sua uscita, sperando che le aspettative vengano rispettate.
Enrica Ciciolla
Questo siamo noi
Ricorrente è la frase “Questo siamo noi” all’interno delle proiezioni del primo e del terzo episodio della nuova serie I Leoni di Sicilia, mostrati in anteprima per la 18ª edizione Festa Del Cinema di Roma il 24 ottobre presso il cinema Giulio Cesare.
Un dramma familiare tra intrighi e passione
La serie originale Disney+ è basata sui fatti narrati all’interno dell’omonimo romanzo scritto da Stefania Auci. Narra la storia di Vincenzo Florio (interpretato da Michele Riondino), un calabrese emigrato a Palermo quando era ancora solo un infante. Viene così mostrata la vita della città allora centro nevralgico del Mediterraneo, terra di scambi e migrazioni sin dai tempi più antichi.
Vincenzo è un uomo di circa 30 anni che assume il ruolo di capofamiglia e vuole portare a compimento il sogno di suo padre che, defunto anni prima, voleva far diventare i Florio una famiglia di ricchi nobili. Il problema è che Vincenzo, come suo padre, è alla costante ricerca di arricchirsi (nonostante già sia l’uomo più ricco di Sicilia) e la nobiltà disprezza il denaro, motivo per cui nessuno lo accoglie agli eventi più aristocratici. Necessità così di sposare una donna di alto rango, indistintamente dall’età e dalla bellezza. È qui che fa la sua comparsa Giulia, appartenente ad una famiglia milanese trasferitasi in Sicilia per seguire il business assieme ai suoi parenti.
Tra luoghi surreali e realtà complesse
Una storia che coinvolge non soltanto il romanticismo e gli affari, ma anche le questioni legate alla lotta di classe tipica della prima parte del XX secolo, alla rivoluzione industriale, arrivando a toccare temi molto più attuali come l’indipendenza femminile, la violenza di genere e lo sfruttamento minorile, con sfondo una Palermo dal paesaggio e un mare mozzafiato. Le scenografie e le panoramiche mostrano una città e una società inedita e inesplorata, come forse mai potremo rivederla, ma che ci proietta perfettamente al suo interno, con i suoi colori, con i suoi odori e le sue discrepanze. A partire dal 25 ottobre la serie verrà trasmessa su Disney+ per cui avremo la possibilità di vedere come la storia fra Vincenzo e Giulia andrà a finire: vincerà l’amore o l’egoismo? O soltanto il Dio denaro?
Filippo Di Giovanni