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Christian De Sica alla première di I limoni d’inverno: “questo non è un cinepanettone!”

I limoni d'inverno

Foto di Press

RadioSapienza e Cinemonitor alla Festa di Roma con Alice nella Città

Questo non è un cinepanettone!” è così che Christian De Sica esordisce al suo ingresso in sala, venerdì 27 ottobre, presso l’Auditorium Parco della Musica per la première del nuovo film “I limoni d’inverno” (diretto da Caterina Carone), presentato durante la Festa del Cinema di Roma.

Trama

I limoni d'inverno
Foto press

A differenza dei suoi ultimi ruoli, stavolta De Sica assume le sembianze di uno scrittore, Pietro, intento a terminare il suo ultimo libro, ma tra errori di ortografia e dimenticanze, la fine del suo scritto sembra non arrivare mai. Nel frattempo entra in contatto con la sua nuova vicina di casa, Eleonora (interpretata da Teresa Saponangelo): una donna sposata con un uomo che non la fa sentire affatto apprezzata. In questa situazione i due entrano in contatto per via della passione di entrambi nel giardinaggio e così una semplice conoscenza fra vicini finisce per diventare qualcosa di molto più profondo. Nasce, quindi, una storia di tradimento, che normalmente non verrebbe appoggiata da nessuno, ma la regista ha proposto una prospettiva diversa, trasformando qualcosa di sbagliato in qualcosa che in fondo non può essere criticato: la sintonia che si instaura fra Pietro ed Eleonora traspare dalle azioni e dalle espressioni dei due attori (tra i due vi è un’intesa che si è mostrata sin da subito anche in sala, durante il loro ingresso) e forse giustifica il tradimento da parte di lei nei confronti del marito. La storia non si limita a parlare del tradimento, tocca diversi temi quali la vecchiaia, la differenza d’età che divide, ma che allo stesso tempo unisce per esperienze vissute e da raccontare. Sebbene la sceneggiatura sia in alcuni momenti piuttosto lenta e qualche dialogo appare di troppo, aiutano il pubblico a comprendere l’affiatamento che sta sbocciando fra i due personaggi. 

A partire dal 30 novembre il grande pubblico potrà vedere quindi un Christian De Sica più melanconico, diverso da quello a cui siamo abituati, meno divertente e meno spensierato, sopraffatto, invece, dalla vita e dalla vecchiaia: dunque, un Christian De Sica del tutto inedito e profondo.

Filippo Di Giovanni