Si alza il sipario al teatro Ariston di Sanremo sulla quarta serata del 74° Festival della Canzone Italiana, dedicata come di consueto alle cover.
A condurre la serata sono Amadeus e Lorella Cuccarini, energia e grande show, alternando momenti di leggerezza e di vera commozione. Insieme a loro irrompe continuamente Rosario Fiorello, impegnato a notte fonda in quello che si chiamava DopoFestival, ovvero Viva Rai 2… Viva Sanremo!.
Ciascun cantante in gara porta sul palco uno o più artisti per rinnovare brani della tradizione (classici appunto perché sempre attuali) o interpretare omaggi a grandi artisti del presente e del passato. A dare il via alle danze è Sangiovanni che presenta il medley della sua Farfalle (Sanremo 2022) metà in lingua originale e metà in versione spagnola portata al successo in Spagna e nei paesi latino americani con il titolo Mariposas da Aitana, lì con lui sul palco. Direttamente dal 1983, arriva poi il turno di Annalisa con La rappresentante di Lista e il coro Artemia sulle note di Sweet dreams (are made of this): vocalità e ritmo pazzeschi che restituiranno alle interpreti il secondo posto in classifica. Grinta e delicatezza invece da parte di Rose Villain con Gianna Nannini: Scandalo, Meravigliosa Creatura e Sei nell’anima, un successo dopo l’altro. A farci tornare sui banchi sono le emozioni trasmesse da Gazzelle che con Fulminacci porta l’inno di tutti gli studenti – “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti. Momento disco con i The Kolors e Umberto Tozzi – in sequenza una dopo l’altra cantano Ti amo, Tu e Gloria.
Un dialogo intergenerazionale da brividi quello tra Alfa e Roberto Vecchioni – “Sogna ragazzo sogna” (1999), ferisce di bellezza. Le nuove barre del cantante genovese si agganciano ai versi del professore emozionano tutti e conquistano a fine serata il quinto posto della classifica. “Manca solo un verso a quella poesia puoi finirla tu” canta Vecchioni e risponde Alfa: “Lo voglio scrivere, cancellare e riscrivere, strappare delle pagine, usare l’inchiostro invisibile, per poterlo nascondere e non lasciarne traccia, non so se sarà poesia o solo carta straccia, infondo ho solo venti anni, ma sai che cosa sento? Tutta la vita davanti e io sto perdendo tempo. C’è chi corre perché scappa, c’è chi corre perché insegue, io corro perché solo questo mi fa stare bene. Salgo sopra questo palco per giocare con la vita, e se poi spezzo il fiato, e se poi spezzo la matita, più basso è il punto di partenza, più alta è la salita ma spero che il panorama valga tutta sta fatica, non so cos’è l’amore ma a volte lo percepisco: in un tramonto, uno sguardo, un disco. Se mi guardo attorno penso che sono fortunato, non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato. Grazie ai Bnkr44 avviene invece un grande ritorno, quello di Pino D’Angiò – con la sua “Ma quale idea”. Trema il palcoscenico con Irama e Riccardo Cocciante sulle note di Quando finisce un amore. Al termine dell’esibizione, l’autore del brano fa accenno a un altro suo grande successo, e lo fa per una nobile causa, un appello alla tregua dei conflitti nel mondo, citando il pluripremiato musical da lui firmato Notre Dame de Paris:
“Vivere per amare
Amare quasi da morire Morire dalla voglia di vivere Amare, dare l’anima alla vita Morire dalla voglia di vivere Con la voglia di vivere”Momenti di riflessione e leggerezza con Fiorella Mannoia e Francesco Gabbani che, senza prendersi troppo sul serio, riportano indietro l’Ariston al 2017, anno in cui “Occidentali’s karma” prevalse nella vittoria su “Che sia benedetta”, evento che fu anche a un famoso sketch comico di Virginia Raffaele.
Tenue e potente il duetto tra i Santi Francesi e Skin – la loro”Hallelujah” di Leonard Cohen risuona facendo vibrare i cuori all’unisono. Esplosione di allegria, esibizione cult quella dei Ricchi e Poveri con Paola & Chiara – il Medley di “Sarà perché ti amo” e “Mamma Maria”, come previsto, scuote il teatro e fa tutti felici. Una dichiarazione d’amore quella di Ghali per l’Italia con il medley “Italiano vero” (“Baina”, “Cara Italia” e “L’italiano”) fa un omaggio a Toto Cotugno, scomparso lo scorso anno. Suo sarà il quarto posto della classifica cover.
Due leonesse Clara e Ivana Spagna con il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino sulla musica di– “Il cerchio della vita” da Il Re Leone Disney, l’orchestra dal vivo rende il brano suggellato dalle loro voci, sublime. E segue l’inconfondibile voce di Loredana Bertè con il giovane Venerus – interpretano “Ragazzo mio” di Luigi Tenco con l’arrangiamento di Ivano Fossati composto proprio per la cantante nel 1984; Salgono sul palco quelli che saranno proclamati vincitori: Geolier con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio – Medley dal titolo “Strade” (“Brivido”, “O’ primmo amore” e “Chiagne”); Ma la magia della serata avviene dopo il breve collegamento dalla nave Costa Smeralda e il ritorno alla consolle del dj Gigi D’Agostino. Lei, Angelina Mango con il quartetto d’archi dell’orchestra di Roma – con “La rondine”, un brano vocalmente difficilissimo, rende omaggio al padre, Pino Mango, venuto a mancare inaspettatamente nel 2014. Un vortice di amore, gratitudine e sofferenza: “Dove sei, dove sei?” si chiede lei con lo sguardo da bambina, l’Ariston plaude all’unisono, anzi di più. Le lacrime lasciano spazio alla gioia travolgente di Alessandra Amoroso e dei suoi conterranei BoomDaBash – i pezzi sono quelli che abbiamo ballato e cantano in spiaggia per estati intere: “Mambo salentino” e “Karaoke”, siglate inizialmente dal ritmo de “Le radici ca tieni”. Dargen D’Amico con BabelNova Orchestra ci regala un omaggio al compositore Ennio Morricone: “Modigliani” sulle note di The Crisis inserendo una piccola incursione della sua hit Dove si balla (Sanremo 2022)
La senti questa musica? È il mare che parla. Quello della Sardegna di Mahmood con i Tenores di Bitti – “Come è profondo il mare” scriveva Lucio Dalla, uno garanzia al Festival di Sanremo. Se chiudi gli occhi ti ritrovi lì: di fronte all’acqua cristallina di un porticciolo la domenica mattina, coi pescatori che malinconici fischiettano e i gabbiani che sorvolano le coste.
“Mary” dei Gemelli Diversi sembra essere sempre stato un brano di Mr Rain. Il messaggio è importante, l’interpretazione anche, spiccano soprattutto le Farfalle che “voleranno” alle Olimpiadi 2024 di Parigi per rappresentare l’Italia nelle loro discipline artistiche. Altro momento intenso con i Negramaro e Malika Ayane – “La canzone del sole” di Lucio Battisti è un brano amato e conosciuto da diverse generazioni, le lacrime dunque sono le stesse per tutti.
L’orologio segna quasi l’una di notte ma Emma e Bresh ci fanno scatenare sul Medley di Tiziano Ferro :”Imbranato”, “Non me lo so spiegare” e “Sere nere”. Ammettilo, hai letto i titoli cantando.
International moment con Il Volo e Stef Burns – “Who wants to live forever” dei Queen è proprio un brano che resterà forever nelle nostre vite. Diodato con Jack Savoretti in “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De André ci restituiscono tutta la forza di quelle parole che seppur scritte nel 1966 non ha mai smesso di sussurrarci all’orecchio.
Le strade dei La Sad e l’energia di Donatella Rettore si intrecciano con “Lamette”. Arrivano poi Il Tre con Fabrizio Moro che ripresenta tre dei suoi maggiori pezzi: “Pensa”, “Portami via” e “Il senso di ogni cosa”. Eccole poi le attesissime BigMama con Gaia, La Niña e Sissi – “Lady Marmalade” di Labelle spacca. Go girls go! Questa è performance.
Maninni riporta a Sanremo Ermal Meta e la canzone con la quale trionfò nel febbraio 2018 (con Fabrizio Moro) “Non mi avete fatto niente”, brano purtroppo sempre molto attuale. Fred De Palma con gli Eiffel 65 – Medley degli Eiffel 65: “Too much of Heaven”, “Viaggiare insieme” e “Blu”: in platea e in galleria tutti in piedi per ballare, la serata volge quasi al termine. In direttura d’arrivo c’è il sodalizio musicale, ormai consolidato, di Renga Nek – il Medley, naturalmente, è un mix dei loro successi:”Meravigliosa”, Angelo”, Fatti avanti amore” e “Laura non c’è”.
Le esibizioni votate dal pubblico tramite il televoto per il 34%, dalle Radio per il 33% e dalla Sala Stampa per il rimanente 33% ha decretato dunque, sollevando critiche in platea e sui social network, il medley corale “Strade” di Geolier con Gué, Lucché e Gigi d’Alessio.
Il commento degli ospiti di Radio Sapienza: Azzurra di Folco (Radio Sapienza), Irene Centola (RadUni) Ernesto Assante (La Repubblica).
Azzurra di Folco, inviata a Sanremo per Radio Sapienza, interviene portando commenti e voci dalla città del Festival: “Si respira un’aria di festa, la serata delle cover era molto attesa, oggi fuori dall’Ariston nonostante la pioggia c’erano un sacco di persone che aspettavano gli ospiti dei cantanti.” e ancora: “Il Festival è una solo parte, tutto il giorno per strada la città è viva di eventi”.
“Quest’anno non c’è la situazione degli anni precedenti, le scelte non sono nette, ci sono dei preferiti, Angelina Mango, Mahmood, Loredana Bertè, Annalisa… ma non c’è una canzone che mette d’accordo tutti” afferma, lasciando intendere che la gara è ancora tutta da giocare. Rappresentante per le RadUni (associazione operatori radiofonici universitari) Irene Centola le fa eco: “è difficile fare dei pronostici, l’anno scorso si sapeva sin dalla prima serata, la classifica di ieri sera ha sconvolto le aspettative di tutti quanti, la favorita dalla stampa è dall’inizio Loredana Bertè”. Racconta poi al microfono un curioso aneddoto legato all’esibizione di Ghali “quando quest’estate è venuto a mancare Toto Cotugno, ero in Marocco e ho scoperto che lì era molto amato”.
Ai microfoni di Radio Sapienza arriva infine la firma della Repubblica, Ernesto Assante, critico musicale che commenta: “La serata mi sembra buona, molti cantanti fanno i loro successi, sarebbe stato bello avere qualche sorpresa in più, Mahmood è quello che mi è piaciuto di più, ha fatto una bellissima interpretazione e esibizione, rispetto alle canzoni in gara quella su cui ho cambiato opinione è stata quella di Sangiovanni. che mi sembra non sia niente male al secondo ascolto, molto mainstream, la triade che vincerà sarà molto probabilmente Angelina, Bertè, Geolier.”
Non ci resta che attendere la finale.
Riascolta su Spotify la puntata con il commento di Radio Sapienza.