L’affascinante cornice di Palazzo Venezia si prepara ad accogliere la terza edizione di “Al centro di Roma”, la rassegna culturale ideata da Edith Gabrielli, Direttrice dell’Istituto VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia. Con oltre venti incontri dedicati ai grandi protagonisti del panorama culturale internazionale, l’evento si propone di offrire al pubblico un’esperienza coinvolgente e istruttiva.
Edith Gabrielli, entusiasta dell’avvio di questa nuova edizione, afferma: “L’alto rilievo dei protagonisti, appartenenti al mondo della cultura, della storia, dell’architettura e dell’archeologia, e l’interesse dei temi affrontati in questi anni, rendono l’iniziativa uno dei ‘fiori all’occhiello’ dell’ampia proposta culturale del VIVE, luogo sempre più aperto ai visitatori ed alla comunità”.
La programmazione di quest’anno prevede cinque stimolanti cicli di incontri, organizzati con cadenza settimanale. Oltre ai cicli dedicati alla storia, all’arte e all’architettura, si aggiungono due nuove proposte: un ciclo sull’archeologia, curato dal Professor Paolo Carafa, e un altro in collaborazione con gli istituti di cultura esteri di Roma, a cura della Professoressa Marina Formica.
A dare il via all’edizione 2024 sarà il ciclo “Costruire raccontare architettura”, con un incontro dal titolo “Va bene così” tenuto dall’architetto Aldo Aymonino. L’evento, fissato per giovedì 15 febbraio alle ore 18.00, sarà preceduto da un saluto di Massimo Osanna, Direttore Generale Musei del Ministero della Cultura, e dagli interventi introduttivi della Direttrice Edith Gabrielli e di Orazio Carpenzano, Preside della Facoltà di Architettura “Sapienza” Università di Roma.
Le conferenze, ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, si terranno nella suggestiva Sala del Refettorio di Palazzo Venezia, situata in via del Plebiscito 118 a Roma. Per partecipare agli incontri, è consigliata la prenotazione tramite la piattaforma Eventbrite. Per ulteriori informazioni, invece, è possibile consultare il sito web dell’Istituto VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia.
I sei cicli di “Al centro di Roma”
I cicli proposti in questa terza edizione di “Al centro di Roma” offrono una ricca e variegata prospettiva delle molteplici aree del sapere.
Il ciclo sulla Storia, curato da Francesco Benigno, docente ordinario di Storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, si immerge nelle vite e negli eventi dei grandi protagonisti del passato romano e offre un’analisi approfondita dei temi storici di vasto respiro che ancora oggi influenzano la realtà contemporanea.
La Storia dell’Arte, affidata alla guida di Silvia Ginzburg, professoressa ordinaria di Storia dell’arte moderna presso l’Università di Roma Tre, esplora i viaggi e i soggiorni degli artisti a Roma mediante il racconto delle opere e delle influenze che hanno plasmato il tessuto artistico della città nel corso dei secoli.
Il ciclo sull’Architettura, curato da Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura presso l’Università Sapienza di Roma, getta luce sul rapporto tra astrazione e costruttività, invitando il pubblico a indagare le diverse interpretazioni dell’architettura attraverso il dialogo con eminenti figure del settore.
Paolo Carafa, professore ordinario di Archeologia Classica e prorettore per il Patrimonio archeologico presso l’Università Sapienza di Roma, nel ciclo sull’Archeologia, ci conduce in un viaggio attraverso i paesaggi mutevoli del Centro di Roma, nel quale rivela gli strati nascosti della storia della città e la complessità dei processi di trasformazione che hanno modellato il suo volto nel corso dei secoli.
Infine, il ciclo sugli Istituti di Cultura Estera, a cura di Marina Formica, docente ordinario di Storia Moderna presso l’Università di Roma Tor Vergata, si concentra sulla dimensione internazionale di Roma, esplorando le influenze e gli scambi culturali che hanno caratterizzato la città nel corso della sua lunga storia.
Attraverso una varietà di approcci e prospettive, questi cicli contribuiscono ad arricchire il panorama culturale di Roma e a promuovere la conoscenza e la comprensione delle sue ricche tradizioni.