In data mercoledì 14 febbraio 2024, alle ore 11, nel Centro Congressi di Via Salaria 113, si è tenuto l’evento “Esplora, apprendi, lavora: scopri le opportunità Erasmus e tirocini 2024”. Si tratta dell’evento di presentazione delle opportunità, modalità di ricerca e svolgimento delle mobilità Erasmus e del tirocinio curriculare e post lauream.
La prima a prendere la parola è stata Fabiana Gubitosi, Referente Amministrativo Ufficio Tirocini del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, la quale si occupa dell’ambito dei tirocini dal 2004. Introduce l’evoluzione del tirocinio, il quale ha una storia che inizia a partire dagli anni 70. Inizialmente il tirocinio veniva inteso come momento formativo di completamento alla formazione professionale, poi, con l’introduzione del pacchetto Treu, con la legge del ’97, ancora oggi in vigore, vengono regolamentati i tirocini curricolari in Italia. Successivamente il tirocinio è stato inserito all’interno del piano di studi e la sua frequenza continua ad aumentare con l’ordinamento del 2004. La Legge Fornero, inoltre, spiega la Referente, fa sì che vengano introdotti anche i tirocini extracurricolari a pagamento, permettendo dunque agli studenti di svolgere tirocini al di fuori del curriculum. I tirocini extracurricolari sono normati dalla legge Fornero ma è compito delle singole regioni decidere di attribuire a essi determinate norme specifiche.
Dopo un primo excursus storico Fabiana Gubitosi fornisce la definizione di tirocinio che ritiene più appropriata, affermando che il tirocinio in azienda costituisce la fase pratica della formazione individuale, finalizzata a far conoscere la realtà aziendale e a far acquisire gli elementi applicativi di una determinata attività.
Ecco che ci sottolinea la differenza tra lavoratore e tirocinante, il primo rimunerato, il secondo lì per formarsi. Dunque il tirocinio non costituisce un rapporto di lavoro, non è prevista una retribuzione, è solo possibile ricevere un rimborso delle spese a discrezione dell’azienda.
Specifica inoltre che La Sapienza intende il tirocinio curricolare come tirocinio svolto durante il percorso di studi, quindi come formazione intrapresa nello status di studente entro la laurea. Deve essere inoltre finalizzato all’acquisizione di crediti o, eccezionalmente, alla stesura della tesi di laurea e in tal caso è necessaria l’autorizzazione del docente relatore.
Gli obiettivi principali del tirocinio sono: sviluppare abilità operative proprie di uno specifico ruolo, apprendere linguaggi tipici di una professione e imparare a organizzare e gestire un’attività specifica a cui, in altri casi, potrebbe essere più complesso l’approccio.
Il tutor aziendale è colui che si occupa di seguire il tirocinante dall’inizio alla fine, mentre il tutor universitario è il responsabile didattico delle attività e della formazione del tirocinante, il docente che deve dare l’approvazione dello svolgimento, in quanto è fondamentale che il tirocinio sia pertinente col proprio corso di studi, coerente con esso.
Ciò che Fabiana Gubitosi si accerta di consigliare agli studenti è di non accontentarsi di ogni tipo di esperienza con l’esclusivo e mero obiettivo di ricevere crediti per completare l’ultimo step del curriculum studiorum, anzi, sfruttare proprio questo elemento per puntare a trovare il giusto tirocinio che possa permettere di godere al massimo l’esperienza, accogliendola come una vera e propria esperienza lavorativa.
Con tale augurio la Referente lascia la parola a Francesco Pascuzzi, Referente Amministrativo Erasmus di Facoltà. Quest’ultimo esordisce fornendo informazioni riguardanti il bando Erasmus, pubblicato a gennaio e che scadrà il 5 marzo.
Ha trattato in particolare della formazione della graduatoria, la quale si basa su tre fattori principali: il merito accademico (sulla base dei crediti acquisiti e sulla media ponderata dei voti), la conoscenza linguistica (fino a 2000 punti attribuibili in base al livello linguistico), e la proposta di Learning Agreement (ovvero il piano di studio ufficiale sottoscritto precedentemente all’avvio della mobilità e rappresentativo di un presupposto legale).
Infine passa la parola alla Professoressa Giovanna Gianturco, Responsabile Accademico Mobilità Internazionale, la quale tratta della dimensione didattica e approfondisce l’elemento del Learning Agreement, documento fondamentale per il riconoscimento dei crediti formativi maturati durante la mobilità Erasmus.
La Professoressa, in conclusione, specifica che le eventuali sovrapposizioni di orari, nella sede della destinazione prescelta, possono essere eliminate, riorganizzando così il piano in vista del riconoscimento che avviene nel momento in cui si rientra in Italia.
Intervista a Giovanna Gianturco: