Villa Caffarelli, 15 febbraio 2024, ore 18.
13 metri sotto il cielo: nella mano destra lo scettro, in quella sinistra il globo. Costantino, imperioso come un dio, si innalza e svetta sul Campidoglio, tornando finalmente a guardare l’antica città che un tempo aveva governato. I frammenti in marmo perduti e recuperati nel corso dei secoli, sono tornati a formare un tutt’uno, restituendo ai visitatori l’immagine mitica dell’Imperatore che riconobbe la religione cristiana (313 d.C.) e trasferì la capitale da Roma a Costantinopoli (326 d.C.). Recenti studi hanno identificato il ritratto come il riadattamento di una statua ancor precedente, modificata e ripresa più volte (in una versione si ipotizza che avesse addirittura la barba!) su modello della statua di Giove Ottimo Massimo risalente alla stessa area archeologica.
“La statua è un acrolito, con le parti nude realizzate in marmo, montate su una struttura portante rivestita da panneggi in bronzo dorato o in preziosi marmi colorati. Il dio, seduto in trono, è avvolto in un mantello che lascia scoperti il torso, le braccia e il ginocchio. Quest’ultimo è un motivo iconografico di tradizione omerica associato quasi esclusivamente all’immagine di Giove e successivamente degli imperatori, che ad essa si ispira come segno della devozione rivolta a loro dai sudditi.”
La ricostruzione, in scala 1:1, ad opera del team di Factum Foundation, “ha tenuto conto di molteplici fattori: il tipo di marmo delle parti originali, i restauri e le aggiunte; i dettagli del panneggio mancante e l’aspetto del bronzo dorato di cui era composto; il rapporto tra la ricostruzione e i frammenti superstiti, le condizioni di questi e la loro esatta posizione. Dopo aver ultimato il modello 3D ad altissima risoluzione, si è poi proceduto con la ricostruzione materiale del Colosso.
Resina e poliuretano, insieme a polvere di marmo, foglia d’oro e gesso, sono stati scelti come materiali per rendere le superfici materiche del marmo e del bronzo, mentre per la struttura interna (originariamente forse composta di mattoni, legno e barre di metallo) è stato impiegato un supporto in alluminio facilmente assemblabile e rimovibile”.
Alzo lo sguardo. Costantino ha nel palmo la luna, sopra la testa il cielo, sotto i piedi un cielo capovolto.
Fonti:
https://www.museicapitolini.org/it/mostra-evento/statua-colossale-di-costantino