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I “Travel Collective” e il loro nuovo album: la musica come mezzo di lotta

Sono conosciuti come Travel Collective: stiamo parlando di Marco Vezzoso e Alessandro Collina, due musicisti jazz italiani che assieme ad altri sette artisti provenienti da tutto il mondo hanno dato vita ad un collettivo musicale che spazia dal jazz alla musica classica alla world music e al pop e hanno riunito il tutto nel nuovissimo album “NEW WAY” disponibile dal 22 marzo in formato fisico e digitale anche negli Stati Uniti.

Travel Collective
Copertina dell’album “NEW WAY” dei Travel Collective

Una storia lunga dieci anni

Nati nel 2014, il duo di artisti ha percorso molta strada negli ultimi anni, vantando ad oggi un totale di sei album, numerosi concerti e sei tour internazionali. Famosi soprattutto nel Sol Levante, il trombettista Marco Vezzoso e il pianista Alessandro Collina si sono esibiti dal 2015 in Giappone, Cambogia, Indonesia, Malesia, Repubblica Ceca, Norvegia e Cina e hanno avuto l’onore di rappresentare l’Italia al primo Festival Europeo del Jazz a Canton (nel 2019) e in Turchia (2020).

Il multiculturalismo e il senso di collettività sono infatti l’elemento distintivo della loro arte: è per questo motivo che nell’ultimo album “NEW WAY” i due artisti hanno deciso di coinvolgere altri sette musicisti per fare della loro musica un linguaggio universale che possa arrivare a tutti.

La svolta con il collettivo multietnico

A comporre questo collettivo multietnico ci sono Andrea Marchesini (percussioni), Dominique De Piazza (basso) e Neyveli S. Radhakrishna (violino), tre artisti con i quali il duo ha già collaborato in passato, a cui si aggiungono Kevin Saura (chitarra), Khaled Ben Yahia (ud), Praveen Narayan (tabla) e Cecilia Barra (voce).

Travel Collective
Foto di presentazione dell’album

«La scelta di un collettivo per questo nostro nuovo disco deriva dalla necessità di esplorare nuovi mondi sonori. Dopo il nostro vecchio album “Travel” le composizioni si sono ancora più arricchite di atmosfere esotiche e non solo – dichiarano Marco Vezzoso e Alessandro Collina – Tanti ricordi, immagini, luoghi, persone incontrate riaffiorano nelle melodie della tromba e nelle armonie del pianoforte».

Il nuovo album

Lo stesso titolo dell’album, infatti, indica un “nuovo modo” di percepire la musica, che rispecchi le culture di ogni paese, a cominciare dai titoli delle canzoni che raccontano ciascuno la storia di una città diversa.

L’album si compone di nove brani (qui la tracklist: “Rain In Seoul”, “M. Kerpatenko”, “Kyoto Flowers”, “No Black Tie In Kuala Lumpur”, “Dubai’s Moon”, “Paris En TGV”, “Osaka Bridge”, “Nice Nissa” e “Hangin’Out In Sanya”): tra le canzoni degne di menzione, “M.Kerpatenko” il cui testo è dedicato al direttore d’orchestra ucraino della Filarmonica di Kherson ucciso dall’esercito russo dopo che si era rifiutato di esibirsi per loro in un concerto e “Kyoto Flowers”, un brano che si distingue per la grande abilità tecnica con cui viene eseguito.

Un esempio concreto, quello dei Travel Collective, che ci ricorda ancora una volta che l’arte non è mai solo fine a sé stessa ma rappresenta sempre un vero e proprio strumento di lotta.