Oltre cento anni fa, la Repubblica di Weimar brillava come un faro di innovazione e creatività, prima di essere oscurata dall’ombra del nazismo. Ora, al Teatro Vascello di Roma, dal 22 al 24 aprile, prende vita la trilogia teatrale Kabarett Weimar, un progetto che riporta in scena l’atmosfera unica della Repubblica di Weimar attraverso tre spettacoli unici curati da Bruno Maccallini e Antonella Ottai.
“DIVA: Una Sinfonia per Weimar”
Il viaggio inizia con ”DIVA”, una sinfonia che rende omaggio alla complessità della Repubblica di Weimar, evocando le performance di figure iconiche come Else Laske-Schüler e Valeska Gert. Attraverso la figura di DIVA, interpretata da Chiara Bonome, lo spettacolo esplora la rivoluzione del femminile e l’irriverenza artistica che caratterizzava l’epoca, il tutto accompagnato dalle musiche originali di Pino Cangialosi.
“STASERA HO DECISO DI VENIRMI A TROVARE”
Il secondo atto ci porta nell’intimità di Fritz Grünbaum, cabarettista ebreo, attraverso “STASERA HO DECISO DI VENIRMI A TROVARE”. Interpretato da Bruno Maccallini, lo spettacolo offre uno sguardo irriverente sulla storia, esplorando il conflitto tra comicità e tragico attraverso la lotta personale di Grünbaum con il nazismo, accompagnato dalla musica dal vivo di Livia Cangialosi.
“GROTESK! Ridere Rende Liberi”
Infine, ”GROTESK!” ci trasporta nel cuore del cabaret berlinese degli anni ’20 e ’30, dove un personaggio eccentrico e irriverente, interpretato da Bruno Maccallini, sfida il regime nazista con la sua comicità tagliente. Attraverso una miscela di tragedia ed esilarante comicità, lo spettacolo offre un’ultima risata di sfida ai suoi carnefici, supportato dalla partitura sonora dal vivo del Kabarett Ensemble.
Oltre agli spettacoli, due Masterclass del Laboratorio “Una risata allunga al vita” offrono approfondimenti sulla storia e l’umorismo ebraico.
In un periodo in cui le ombre dell’estremismo si fanno sempre più cupe, Kabarett Weimar ci ricorda l’importanza della libertà di espressione e della resistenza attraverso l’arte e il sorriso. Un’iniziativa prodotta dalla Società per Attori in collaborazione con il Goethe Institut Rom e il Teatro Vascello, che celebra la memoria di un’epoca straordinaria e ci ricorda che ridere rende davvero liberi.