Da venerdì 22 marzo inizia (a Novara) RESIDUI DI ROCK’N’ROLL – il tour di GIANLUCA GRIGNANI in una serie di appuntamenti speciali in location che accentuano il carisma del cantante e che sono state scelte per permettere al pubblico di riunirsi, grazie alla musica, in un imperdibile incontro con il cantautore eclettico ed elettrico.
Per la data laziale bisognerà aspettare il 18 aprile in cui l’artista si esibirà a Ciampino nel locale ORION LIVE CLUB.
Il tour è pensato per ripercorrere la sua trentennale carriera, con tutto il pubblico in piedi pronto a saltare sulle note rock di Grignani. Un rock che Gianluca ha plasmato a suo modo e lo accompagna sin dai suoi esordi. Ad unire chi è sul palco e gli spettatori sarà una scaletta ricca di hit da cantare tutti insieme a squarciagola e di grandi successi che hanno segnato la storia della musica italiana, da “Destinazione Paradiso” a “La mia storia tra le dita”, passando per “La fabbrica di plastica”.
Ad accompagnare sul palco Grignani ci sarà la band composta da Salvatore Cafiero (chitarra solista e cori), Frè Monti (chitarre e cori), Valerio Combass (basso), Luigi Russo (tastiere) e Antonio De Marianis (batteria).
L’ARTISTA
Gli inizi
Nel panorama della musica italiana degli anni ’90 e oltre, Gianluca Grignani si è distinto non solo per il suo talento musicale ma anche per il suo percorso artistico fuori dagli schemi convenzionali. Cresciuto a Precotto, periferia nord di Milano, Grignani si è trasferito a Correzzana in Brianza all’età di 17 anni. Questo è stato solo l’inizio di un viaggio che avrebbe attraversato generi e stili.
Studiando chitarra e influenzato da leggende musicali come The Beatles, Elvis Presley e Lucio Battisti, Grignani ha iniziato a scrivere le sue prime canzoni e a esibirsi nei locali della zona. Il suo debutto ufficiale avviene nel 1994 con il singolo “La mia storia tra le dita”, presentato al pubblico di Sanremo Giovani dalla PolyGram. Da qui, la sua carriera è decollata con successo, culminando con il brano “Destinazione Paradiso” al Festival di Sanremo 1995.
Tuttavia, nonostante il successo iniziale, Grignani ha deciso di non seguire gli schemi convenzionali dell’industria musicale italiana. Le sperimentazioni sonore e l’approccio non convenzionale ai generi musicali sono diventati i tratti distintivi della sua arte. Questo è evidente nei suoi album successivi come “La fabbrica di plastica” e “Campi di popcorn”, che hanno suscitato reazioni contrastanti ma hanno dimostrato l’audacia creativa di Grignani.
Oltre alla sua musica, Grignani ha attirato l’attenzione per il suo carattere scontroso e per i comportamenti fuori dagli schemi, che lo hanno reso una figura polarizzante nell’industria musicale italiana. Tuttavia, la sua dedizione alla sua arte è rimasta costante, come dimostrato dalle numerose partecipazioni a Sanremo e dalla sua continua sperimentazione musicale.
Gli anni 2000
Gli anni 2000 e oltre hanno visto Grignani consolidare il suo status di artista poliedrico. Dai successi radiofonici come “Sdraiato su una nuvola” alla partecipazione a progetti cinematografici e televisivi, Grignani ha continuato a sfidare le aspettative e a esplorare nuove frontiere creative.
Nel corso degli anni, Grignani ha affrontato anche sfide personali e legali, ma ha sempre trovato la forza di continuare a creare e a connettersi con il suo pubblico. Il suo impegno verso la sua arte è stato riconosciuto con numerosi premi e riconoscimenti, evidenziando il suo impatto duraturo sulla scena musicale italiana.
Oggi, con oltre 25 anni di carriera alle spalle, Grignani continua a sorprendere e ad ispirare con la sua musica. Il suo ultimo progetto, “IN THE CLUB 2024”, è solo l’ultima dimostrazione della sua continua evoluzione artistica e del suo impegno per l’eccellenza musicale. Con l’attesa per il suo prossimo album “Verde smeraldo”, Grignani rimane una figura iconica della musica italiana, pronta a continuare a stupire il suo pubblico con la sua musica innovativa e coinvolgente.
