Oggi, martedì 27 ottobre, presso la Sala delle Lauree dell’Edificio di Giurisprudenza si è tenuta la presentazione del volume “I beni pubblici. Imperativi del mercato e diritti della collettività”. Autore dell’opera è Angelo Lalli, professore di Diritto Amministrativo e Diritto dei beni e servizi pubblici all’Università La Sapienza di Roma. Dopo un breve saluto introduttivo di Paolo Ridola, preside della Facoltà di Giurisprudenza, a presentare il volume sono stati importanti giuristi italiani. Seguendo un criterio di alternanza tra pubblicisti e privatisti, sono, infatti, intervenuti Vincenzo Cerulli Irelli, Guido Alpa, Antonio Catricalà, Antonio Di Porto e Marco D’Alberti. Diverse le riflessioni proposte in merito al testo di Lalli: il professor Cerulli ha parlato delle difficoltà nella collocazione della materia dei beni collettivi all’interno della dottrina, augurandosi un cambiamento dell’assetto ordinamentale. A far gli eco, Guido Alpa, il quale ha sottolineato l’urgenza della codificazione di una proprietà collettiva. Lo stesso Alpa ha anche letto alcuni frammenti delle riflessioni conclusive dell’opera di Lalli, sottolineando il legame tra la nozione di bene pubblico e quella di persona, intesa nella sua complessità esistenziale. Il tema del mercato è stato, invece, sviluppato da Antonio Catricalà e Antonio Di Porto: il primo ha parlato della conquista di “nuove zone del diritto” da parte del mercato, il secondo della sua frapposizione tra bene pubblico e soggetto pubblico. Di Porto si è poi dedicato a una riflessione sui diritti della persona in nome dei quali è giusto che un bene sia pubblico, facendo anche riferimento a un discorso su Villa Borghese di Pasquale Stanislao Mancini, politico e giurista italiano del 1800. L’ultimo intervento è stato di Marco D’Alberti, il quale ha sottolineato la necessità di norme di tutela secondo criteri di solidarietà da opporre agli imperativi del mercato, quali le privatizzazioni. Angelo Lalli, infine, ha chiuso l’incontro, dopo avere ringraziato i giuristi presenti per le analisi fornite e gli spunti di riflessione suscitati.
Intervista ad Angelo Lalli
Intervista Angelo Lalli
Valerio Giordano