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Elezioni europee, una giornata con GeCo: riavvicinare i cittadini alle istituzioni attraverso l’informazione

Portare tra i giovani il tema delle elezioni europee che si terranno l’8 e il 9 giugno per creare consapevolezza circa l’utilità e l’importanza di questa consultazione elettorale è una delle sfide più difficili che la politica attuale si trova a dover fronteggiare, specialmente in un paese e in un elettorato che verso le istituzioni europee ha sempre avuto un atteggiamento di distanza e indifferenza, se non addirittura di avversione. Ad accettare questa sfida è Angelo Riccio Loffredo, founder e Presidente di GeCo (Generazione Competente), giovane realtà editoriale creata da under 30 che si rivolge prevalentemente alla generazione Z attraverso un’opera di approfondimento e formazione su tematiche di stretta attualità che viene svolta sui social e non solo: sabato 20 aprile, a Roma, è infatti andato in scena un event program a cura dell’associazione al Palazzo David Sassoli.

La giornata è iniziata con una lectio magistralis tenuta da Maria Rosaria Ruotolo, membro del Team Academy Marketing e Comunicazione di GeCo e PhD student in Federico II, che ha spiegato con estrema chiarezza e sintesi quali sono le funzioni e i poteri del Parlamento Europeo, l’organo di cui saremo chiamati a eleggere i rappresentanti nelle prossime elezioni, e quali principi ne regolano l’attività. L’intervento, durato all’incirca quaranta minuti, è stato seguito da uno scambio di opinioni tra il pubblico che ha gravitato principalmente intorno al crescente sentimento di sfiducia verso le istituzioni europee che affligge l’elettorato italiano.

Successivamente si è tenuta una breve esposizione di alcune pillole di public speech a cura di Marina Mastrangelo, che ha chiarito come si costruisce e sviluppa un discorso pubblico in quattro fasi: la preparazione, in cui si predispone un “indice” della discussione e si esplicitano le finalità del discorso, il decollo, cioè il minuto necessario a catturare l’attenzione del pubblico utilizzando un escamotage retorico (domande, dati particolarmente impattanti o frasi ad effetto), il volo, in cui si mantiene un legame emotivo con l’ascoltatore mentre si porta avanti la narrazione, e infine l’atterraggio, in cui si conclude innescando un sentimento positivo nell’ascoltatore.

A seguire è stato svolto un simulation game che ha coinvolto attivamente tutti i presenti. A ogni partecipante è stata assegnata, in maniera casuale, l’affiliazione a uno dei quattro partiti immaginari creati dal gioco (Tradizione, Libertà, Solidarietà, Ecologia); dopodiché sono state svolte varie prove volte a simulare una vera e propria attività da europarlamentare: consultazioni a cittadini e rappresentanti di associazioni e gruppi di interesse, confronti con i membri degli altri partiti per trovare accordi su proposte di legge, conferenze con la stampa e altro ancora, fino all’approvazione o meno di una legge europea frutto dell’intermediazione tra i vari partiti e i membri della Commissione Europea, come avviene in seno all’UE.
Il tutto si è chiuso con un brainstorming in cui sono stati raccolti i feedbacks dei presenti riguardo la giornata trascorsa e le modalità di divulgazione di GeCo.

Far comprendere quanto sia prezioso ed essenziale il diritto al voto, troppo spesso non esercitato negli ultimi anni, è l’ambizioso obiettivo che si pongono realtà come GeCo, che, nel modo più diretto, semplice e funzionale possibile, cercano di avvicinare le fasce di popolazione più giovani a queste tematiche per farli sentire membri attivi e responsabili di una comunità. Il tasso di affluenza alle ultime elezioni europee, quelle del 2019, è stato del 54,50%: ciò significa che c’è quasi un’altra metà dell’elettorato, precisamente il 45,50%, che ha deliberatamente scelto di non recarsi alle urne. E i numeri relativi alle elezioni locali e nazionali non sono molto più incoraggianti. Questo dato, se da un lato palesa una fallimento della politica, che negli ultimi decenni ha perso presa sull’elettorato e viene percepita come più lontana proprio da quelli che dovrebbero esserne i protagonisti principali, dall’altro lato rivela come i cittadini, di fatto, cerchino di (non) fare i conti con la disillusione rifugiandosi nel disinteresse, che è quanto di più lontano possibile dalla risoluzione del problema di fondo. Il punto di partenza è questo dato allarmante, la missione riportare l’elettorato al centro del processo democratico e ricreare una consapevolezza e una coscienza civica che sia percepita anche da chi, ad oggi, si sente estraneo e indifferente davanti a ogni tematica politico.

Di seguito le nostre interviste ad

Angelo Riccio Loffredo

      Intervista-al-Presidente-Geco

Maria Rosaria Ruotolo

      Intervista ad Maria Rosaria Ruotolo