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Conferenza Stampa FRU 2024 e Fondazione Megalizzi

In data mercoledì 15 maggio, nella sede di Esperienza Europa “David Sassoli” a Piazza Venezia, si è tenuta la conferenza stampa per il FRU 2024, con direttori, presidenti e responsabili. A moderare i vari interventi è stato Giampiero Gramaglia, giornalista, direttore Ansa e docente Sapienza, il quale ha introdotto l’evento introducendo e mostrando un video. Era quest’ultimo dedicato all’esaltazione dei valori dell’Unione Europea, della democrazia e della pace.

Proprio riguardo ciò è intervenuto Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia. Ha innanzitutto dedicato qualche parola ad Antonio Megalizzi, il giovane reporter italiano appassionato dell’Europa e con il sogno del giornalismo. Ha affermato che la nostra storia è una storia di libertà che comincia però nel contesto delle dittature, a partire dal nazifascismo fino ad arrivare alla Grecia dei Colonnelli e alla dittatura di Salazar in Portogallo. Sono questi paesi che, dopo essere stati liberati, hanno poi ritrovato il loro faro luminoso, l’identità delle persone e l’amore per la libertà. Oggi vi sono certamente dei rischi reali, l’Europa ha infatti bisogno di risorse proprio per evitare che chi protesta e vuole esprimersi venga calpestato, lasciando a chiunque la possibilità di dare la propria opinione.

Ha preso poi la parola Antonio Parenti, Direttore della Rappresentanza Commissione Europea in Italia, il quale ha sottolineato che la morte di Antonio proviene proprio da coloro che vogliono bloccare il diffondersi dei concetti di identità e dignità. Ha inoltre specificato l’importanza del voto dell’8 giugno per riuscire a rafforzare le nostre istituzioni in tale ambito.

Alberto Marinelli, Protettore alle Tecnologie innovative per la Comunicazione Sapienza, si è espresso al riguardo manifestando l’attenzione di Sapienza nei confronti dell’iniziativa, da essa promossa al fianco di RadUni. La ricerca è fondata sul network e questo per Sapienza è importante in quanto il ricercatore isolato, in questa tale fase storico, perde totalmente di senso. Altro termine rilevante nel suo discorso è stato “innovazione”, ad esempio con la stessa Radiosapienza il nostro ateneo si colloca in un preciso snodo tra i processi di innovazione, usufruendo del sistema di distribuzione della rete internet per differenziare i vari elementi e condurre il tutto a un livello laboratoriale e di sperimentazione. Marinelli ha voluto infine sottolineare il concetto di missione che vi è alla base del’Università, la quale investe quotidianamente nelle sfide e promuove iniziative in grado di raccordare il nostro ateneo con altri elementi esterno, promuovendo il cosiddetto engagement, dando vita a un processo di inclusione.

Ha poi preso la parola Mihaela Garvrila, Responsabile Scientifico RadioSapienza, la quale ha affermmato che trattare di reti, innovazioni, inclusione e sosteniblità vuol dire farsi carico di un’intera generazione. Con rete si intende anche la connessione interna a uno stesso dipartimento, per mettere a disposizione il proprio lavoro e la propria sensibilità aprendosi alle altre realtà del complesso e variegato ateneo, ma anche e soprattutto per non restare isolati in quanto radio universitarie bensì essere implicati in un contesto radifìofonico più ampio. Ha inoltre fornito una breve introduzione dell’evento FRU che si terrà nei giorni successivi alla conferenza. Si tratta di tre giornate che trovano la loro genesi in una dimensione anniversaria, in quanto è questo l’anno della diciasettesima edizione del FRU, così come il diciasettesimo anno di vita ufficiale di RadioSapienza e  il centesimo anno di radio in Italia.

La seconda parte dell’evento è stata dedicata a RadUni e alla Fondazione Megalizzi. Il primo a parlare è stato Simone Pavesi, Responsabile Format Nazionali RadUni, il quale ha espresso il suo disappunto riguardo gli scarsi sforzi che la scuola italiana compie per l’educazione alla cittadinanza e alla Costituzione, formando studenti che ignorano i principi fondamentali.  Ecco che sarebbe il caso di intervenire lavorando non per i giovani ma con i giovani, con lo scopo di includerli in un percorso verso la libertà di pensiero e di espressione.

Su questo elemento Alice Plata, Delegata RadUni alle relazioni internazionali, ha sottolineato che la Radio deve essere uno strumento in grado di ibridarsi con tutto ciò che lo circonda, così come voleva Antonio esplicando differenze e particolartià, accogliendo chiunque nella propria individualità. Proprio riguardo Antonio Megalizzi è intervenuta Luana Moresco, Presidente della Fondazione Antonio Megalizzi, la quale ha spiegato che il suo percorso era teso ad apprezzare le diversità di ciascuno e lo faceva nel contesto dell’amore per l’Unione Europea. Nel 2015 i suoi due grandi amori si sono incontrati, dando così vita a una rete di comunicazione dell’Unione Europea. Dopo l’attentato e la sua morte si è deciso di aprire tale fondazione e tra i progetti vi è proprio quello che permette di realizzare il sogno di Antonio, arrivare nelle scuole e nel cuore dei giovani.

Intervista a Mihaela Gavrila, Responsabile Scientifico RadioSapienza:

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