La grande commedia all’italiana nelle sale. “IL GIOVEDÌ” del maestro Dino Risi ritorna a farci emozionare e riflettere.
Sabato 19 ottobre alle ore 20:30 presso il Cinema Adriano è stato presentato e proiettato “Il Giovedì – Restauro” del grande Dino Risi.
Il 23 gennaio 1964, arrivava nelle sale “Il Giovedì”, ennesimo capolavoro di Dino Risi, uno dei film della grande stagione della commedia all’italiana. È stata l’occasione per riflettere rispetto ai primi scricchiolii del boom di quel periodo così veloce e spietato, che tutto travolse. Così un giovedì di fine estate a Roma diventa un’autobiografia, in tempi di Nouvelle Vague, per il grande regista milanese.
Papá Dino, interpretato da un inarrivabile Walter Chiari – più saggio e meno cinico di Vittorio Gassman nel “il Sorpasso“, dello stesso Risi del 1962- separato, ritrova per un giorno suo figlio Robertino, che tutto capisce e giustifica, quasi fosse il Candido di Voltaire. Una gita in macchina, in mare, il gelato, le gemelle Kessler dal vivo e la periferia dell’infanzia di Dino, giá inghiottita dal cemento. Il prato, ultimo lembo di natura vissuta, come in Pasolini, la partita a pallone, il vociare dei bambini così in contrapposizione con il freddo collegio di Robertino.
Attimi sospesi e sguardi felici, come quelli che si trovano in casa della nonna: una casa modesta, costretta a ristrettezze ma piena di vita. Povertà e semplicità che non possono far parte della quotidianità di Dino; allora meglio rituffiarsi nell’illusione.
Sono passate le 20, Robertino torna in albergo, torna alla sua vita, da sua madre; un separé per la cena ed un fischio a Dino che sa di addio e di tanto amore.
Dino e Robertino intraprendono un viaggio all’interno del film, quando si lasciano non sono più le persone che erano al loro incontro. Il viaggio è opposto ma teso al medesimo fine: incontrarsi. Dino è un susseguirsi di bugie, cerca continuamente di rinviare la sua vita. Alla fine di quel viaggio saprà fare i conti – forse per la prima volta – con la realtà, con la sua vita. Robertino, da un’esistenza fin lì grigia, troverà un po’ di colore. Un film che esplicita come l’amore, alla fine, indirizzi la vita.
Mi sono emozionata leggendo questo articolo.