Presso gli spazi dell’Istituto Culturale Coreano a Roma fino al 29 novembre sarà possibile visitare la mostra “K-Comics World tour in Italy”. Si tratta della prima mostra sulla storia dei Manhwa e Webtoon, che sta girando il mondo tra Indonesia, Vietnam, Filippine, Belgio, e adesso anche l’Italia.
La mostra si pone l’obiettivo di far conoscere al pubblico il fumetto coreano, che è uno degli elementi che fa parte della Korean Wave (Hallyu), termine che indica l’incremento della diffusione globale della cultura di massa sudcoreana.
Al piano terra si viene introdotti alle origini del fumetto coreano, partendo dagli inizi del 900 con le prime vignette satiriche e giornalistiche, fino alla fine del XX secolo.
Il primo piano è dedicato ai webtoon, il vero cuore dell’esposizione. Il webtoon è una forma d’arte culturale coreana che va di pari passo all’evoluzione tecnologica. Sono dei fumetti digitali che si leggono scorrendo dall’alto verso il basso, e si diffondono con internet, in seguito a un forte periodo di censura artistica nel paese. A farne esplodere la popolarità è stata la diffusione degli smartphone, dove è possibile scaricare l’omonima applicazione. Nel giro di vent’anni quello dei webtoon è divenuto un fenomeno da 1 trilione di won diffuso a livello globale.
La mostra ha rappresentato il fenomeno concentrandosi su due opere in particolare: “What’s wrong with Secretary Kim” e “Solo Leveling”.
Il primo è un webtoon di genere romantico, dell’autrice Kim Myeong-Mi. Racconta in chiave ironica temi in cui ognuno può identificarsi: la crescita emotiva e l’elaborazione dei traumi. Queste sono tematiche tipiche dei manhwa romantici coreani. In corea il genere dei fumetti romantici è caratterizzato da profondità emotiva, con un focus sul rapporto tra i personaggi, in modo da creare empatia con i lettori. È un esempio di strategia OSMU (one source multi use) di successo. Come accade spesso infatti, questo webtoon è stato adattato in un k-drama (serie televisiva coreana), e anche in un musical.
Solo Leveling è un’opera nata come light novel di genere fantasy, poi divenuta un webtoon che vanta 14.3 miliardi di visualizzazioni, e un successo internazionale. ha battuto tutti i record mondiali raggiungendo una importante popolarità a livello globale, partendo dalla diffusione del fumetto oltre che in Corea, in Giappone, Cina e Stati Uniti. La sua popolarità è ulteriormente cresciuta diventando anche un videogioco e una serie animata.
La mostra seppur si concentri sui fumetti, ha messo in luce anche la crossmedialità delle opere, con schermi che proiettavano gli adattamenti di queste ultime.
La mostra è stata organizzata da KOCCA (Korea Creative Contenti Agency), l’agenzia governativa del Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo della Repubblica di Corea, in Collaborazione con l’Istituto Culturale Coreano in Italia.
KOCCA è stata fondata nel 2009, e ad oggi è presente in 25 paesi del mondo, tra cui 7 in Europa. L’agenzia si impegna nella diffusione della cultura, della moda, della musica, dell’animazione, fumetti e cinema coreani all’estero. Per diffondere la cultura coreana KOCCA supporta le aziende che producono contenuti creativi, e ha di recente aperto a Milano la sua sede italiana.
L’Istituto Culturale Coreano invece si occupa di diffondere la cultura coreana attraverso mostre ed esposizioni, organizzazione di eventi e varie attività su Roma come corsi di lingue, di cucina, e molto altro.
L’ evento della cerimonia di apertura il 25 novembre si è svolto con una visita guidata ed un Drawing Show dell’Autrice, (Kim Myeong – Mi), e si è protratto fino al giorno seguente con un talk show aperto al pubblico, prenotabile attraverso un link dedicato.
La mostra è a ingresso gratuito, da lunedì a venerdì dalle 10:00 alle 18:00 nei locali dell’Istituto Culturale Coreano in Italia di Via Nomentana 12 – Roma