La rettrice Antonella Polimeni esprime, a nome suo personale e di tutta la comunità universitaria, profondo cordoglio per la scomparsa di Franco Ferrarotti, docente emerito di sociologia.
Tra i sociologi italiani più affermati all’estero, Ferrarotti si è interessato dei problemi del mondo del lavoro e della società industriale e postindustriale, dei temi del potere e della sua gestione, della tematica dei giovani, della marginalità urbana e sociale, delle credenze religiose, delle migrazioni. Una particolare attenzione è stata dedicata nelle sue ricerche alla città di Roma. Ha sempre privilegiato un approccio interdisciplinare e insistito sull’importanza di uno stretto nesso tra impostazione teorica e ricerca sul campo.
Da attento osservatore della società e della sua trasformazione, Franco Ferrarotti si dedicò anche alla politica: per dodici anni fu consigliere e stretto collaboratore di Adriano Olivetti, al quale subentrò in Parlamento per la III legislatura – nel periodo tra il 1958 e il 1963 – tra le fila del Movimento di Comunità.
Dal 1961 si dedica al percorso accademico, ottenendo in Sapienza la prima cattedra di Sociologia in Italia, a seguito del primo concorso bandito per questa disciplina, venendo per questo considerato a tutti gli effetti il decano della sociologia italiana. In Sapienza è stato anche coordinatore del Dottorato in Teoria e ricerca sociale. Viene ricordato inoltre per aver contribuito alla creazione della Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Trento, dove ottenne la sua seconda cattedra.
Ferrarotti fu tra i fondatori del Consiglio dei Comuni d’Europa a Ginevra nel 1949; direttore dei progetti di ricerca sociologica presso l’Oece (ora OCSE) a Parigi nel 1958-59.
È stato fondatore nel 1951, insieme con Nicola Abbagnano, dei Quaderni di sociologia; direttore della rivista La Critica sociologica, da lui fondata nel 1967, e co-direttore della Rivista di Filosofia, al fianco Norberto Bobbio. I suoi libri sono stati tradotti in francese, inglese, spagnolo, in russo e in giapponese; è stato autore di numerosi libri apprezzati da scrittori, artisti e scienziati sociali; ha collaborato con le maggiori riviste scientifiche statunitensi, oltre che europee, ricevendo numerosi premi: tra i più insigni quello dell’Accademia dei Lincei nel 2001.
Venerdì 15 novembre alle ore 14.00, nell’aula Falcone e Borsellino della Facoltà di Giurisprudenza, si terrà il funerale laico del professor Ferrarotti.