Prima di 30 anni fa il nostro paese non conosceva Internet, l’apice della tecnologia racchiudeva il walkman e il telefonino ancora non esisteva. Il 30 aprile 1986, data del primo collegamento italiano ad Arpanet (il prototipo embrionale di Internet), segna un passaggio importante, qualcosa che cambiò le abitudini e gli stili di vita delle persone, fino a quel momento abituate solo a leggere testate cartacee, guardare film al cinema, spettacoli e opere teatrali. Il web ha trasformato tutte le pratiche degli italiani e degli individui in generale: oggi, infatti, le notizie vengono apprese on line, i film e i programmi televisivi si vedono in streaming e le relazioni tra le persone sono divenute più facilmente coltivabili grazie ai social network.
La rete ARPANET (acronimo di Advanced Research Projects Agency NETwork) fu creata inizialmente per scopi militari negli Usa dal Darpa , l’agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti nel 1969. Negli anni ’70 l’uso della rete si sviluppò solo in ambito governativo e universitario. È prorio negli anni ’80, con l’avvento dei personal computer, che si espande ulteriormente collegando tra loro migliaia di individui. Così, nel 1986 presso il CNR di Pisa viene effettuata la prima connessione. L’Italia, che ebbe il merito di essere uno dei primi paesi a conoscere Internet, oggi è quart’ultima in Europa per utilizzo e diffusione della rete.
L'”Internet Day” sarà ricordato nelle scuole e università di varie città tramite varie attività, come l’organizzazione di Internet Cafè da parte dell’Istituto “Volta” di Latina rivolto a studenti, genitori e docenti.